Le squadre si sono giustamente ribellate a questa imposizione, che va a pescare nelle tasche dei cacciatori per trovare le risorse necessarie a tappare la voragine di bilancio causata da una gestione precedente; una gestione di cui, come sappiamo tutti, si sta occupando la magistratura. Per questo, le squadre hanno messo in atto l’unica azione possibile per controbattere ad una politica così sbagliata: si sono rifiutati di pagare.
L’Atc, lungi dal riconsiderare la propria politica, si è limitato a intimare il pagamento ai ribelli, minacciando provvedimenti di sospensione per il prossimo comitato in programma per il 27 dicembre. Arci Caccia si opporrà con la massima decisione possibile a questa eventualità scellerata, che va a punire i cacciatori per colpe sicuramente non loro. Se mancano le risorse, preghiamo i “Federtassatori” di cercare altrove, magari rivolgendosi alla cabina di regia che gestiva in passato l’ATC 4. Chissà che qualcosa non trovino”.