La Consigliera Dal Zovo dei 5 Stelle senza evidentemente conoscere molto della normativa nazionale sulla caccia ha preferito rendere pubblico “il suo medioevo” linguistico evocando i roghi pubblici del terzo millennio. Il consigliere Moretti del PD, ignaro del fatto che il prelievo con l’arco in Friuli Venezia Giulia fosse già consentito per tutte le forme ad eccezione di quella selettiva, si è fatto paladino del benessere del cinghiale, che sovente “crusta” a quattro palmenti, sul tavolo di amici suoi cacciatori.
L’ignoranza quando diventa il racconto della politica non può che alimentare altra ignoranza e questa trasformarsi nel pregiudizio, nel rancore, nell’intolleranza e nell’odio. Federcaccia Friuli Venezia Giulia auspica che la proposta sulle fonti luminose e sull’arco diventi legge non solo e non tanto per il bene del mondo venatorio ma banalmente perché sarebbe una normativa intelligente.