Emergenza cinghiali. Anche la Riserva alpina di caccia di Sant’Ambrogio di Valpolicella entra in campo per arginare il fenomeno di proliferazione dei cinghiali. La Riserva, ad appannaggio di un centinaio di cacciatori, organizzerà delle battute per il contenimento dei cinghiali, spiega il presidente Franco Vassanelli «specie ormai radicata sul nostro territorio in grado di procurare danni alle colture agricole. Il fenomeno è preoccupante» prosegue il presidente «pertanto sono state costituite due squadre che si dedicheranno, secondo le modalità di legge, al contenimento dei cinghiali con battute di caccia in diversi punti del territorio comunale che spazia dall’area di Sant’Ambrogio e Gargagnago fino al Monte Pastello». Vassanelli sottolinea il ruolo dei propri cacciatori sia sotto il profilo floreale che faunistico. «Abbiamo ripulito e reso praticabile a tutte le persone amanti delle passeggiate» prosegue il presidente «la strada che da località Roccolo porta a Zane nei pressi di Sant’Ambrogio.
In questa giornata d’intenso lavoro, erano presenti una quindicina di cacciatori ed il sindaco Roberto Zorzi che ha partecipato alle operazioni di pulizia. Inoltre come Riserva Alpina promuoviamo tutti gli anni due giornate ecologiche sul territorio ambrosiano. In questo senso confidiamo nei cittadini che possono segnalarci danni ed eventuali anomalie commesse anche da parte di cacciatori così come rifiuti abbandonati sul territorio».
La caccia inizierà la terza domenica di settembre. «Raccomandiamo a tutti il massimo rispetto delle regole ed un rapporto corretto con l’ambiente per la sua salvaguardia» conclude il presidente della Riserva ambrosiana «solo gestendo il patrimonio in maniera adeguata si rispettano le regole dell’arte venatoria».
La Riserva Alpina, in collaborazione con l’amministrazione di Sant’Ambrogio, installerà degli appositi cartelli di divieto di transito di automezzi e moto in sentieri e proprietà private a tutela dell’incolumità delle persone e dell’ambiente stesso. M.U. – L’Arena