Caccia al Cinghiale: Arriva il sì alla attività venatoria su cinghiali nel veronese.
Verona – 06.08.2010: Stamattina al Palazzo Scaligero l’assessore alla Caccia Fabio Venturi ha presentato la nuova normativa regionale sulla caccia al cinghiale, che permetterà l’attività venatoria nei confronti di questa specie finora non cacciabile. Erano presenti l’assessore regionale ai Servizi veterinari Luca Coletto; il presidente regionale di Federcaccia, nonché sindaco di Verona, Flavio Tosi; alcuni assessori e consiglieri provinciali.
Martedì 3 agosto la Giunta della Regione del Veneto, su richiesta della Provincia di Verona e di altre province venete, ha inserito per la prima volta il cinghiale tra le specie cacciabili.
La delibera permetterà di fatto alla Provincia di mettere in atto azioni per il controllo numerico o, a seconda delle aree, per l’eradicazione di questo animale. «Il cinghiale infatti», sostengono gli amministratori senza però fornire i dati di quanti sarebbero questi animali sul territorio, né dati sui danni provocati, «non possiede nemici naturali tra i predatori del territorio, e la sua crescita incontrollata ha causato notevoli danni negli ultimi anni, soprattutto alle aziende agricole».
«Inoltre sono stati diversi gli incidenti stradali dovuti all’impatto con questi animali che possono superare i 150 chilogrammi di peso. È una specie estranea al contesto faunistico regionale e la sua presenza nel territorio è frutto di immissioni abusive. Il provvedimento regionale, che consente la caccia al cinghiale dal 1 novembre al 31 gennaio e il suo conseguente controllo numerico, sarà sperimentale per due anni e dal 2012 entrerà a pieno regime nel piano faunistico venatorio».
Il settore caccia della Provincia di Verona nelle prossime settimane analizzerà la delibera e stilerà il regolamento attuativo che prevede anche l’identificazione puntuale delle zone dove il cinghiale potrà essere cacciato e dove invece dovrà essere completamente eradicato dal territorio.
Assessore Venturi: “E’ con grande soddisfazione che annuncio questa vittoria, per un risultato ottenuto dopo anni di duro lavoro. A maggio, appena insediato, avevo scritto in Regione sottolineando l’annosità del problema che il cinghiale rappresentava per la provincia di Verona. La risposta è questa delibera di Giunta, che dimostra quanto la Regione sia attenta alle questioni sollevate dalle Provincie e che, in Veneto, il federalismo sia già operativo nei rapporti tra le istituzioni. La possibilità di cacciare i cinghiali rappresenta uno straordinario passo in avanti per la Provincia, che d’ora in avanti, grazie al controllo numerico, potrà limitare i danni, a volte terribili, subiti dagli imprenditori agricoli anche su colture di pregio”.
Tosi, Federcaccia: “Oggi è un giorno importante per tutto il mondo venatorio veneto. Il risultato atteso da molti anni è finalmente arrivato e questo è stato reso possibile solamente grazie al lavoro di squadra tra tutti gli enti interessati. Un’attività che ha coinvolto anche il Comune di Verona, molto attento a questa problematica”.
Coletto, assessore regionale Servizi veterinari: “I capi che verranno abbattuti dovranno essere macellati con l’apposita bollatura veterinaria che certifichi l’assenza di malattie potenzialmente dannose per la salute. Per far questo ci si dovrà recare esclusivamente nei macelli autorizzati dal servizio veterinario regionale. Anche il territorio veronese ne possiede uno a Fumane. Questi atto della Regione rappresenta una vittoria di tutti quanti hanno lavorato per risolvere il problema della presenza incontrollata del cinghiale nel nostro territorio. Avevo cominciato questa battaglia come assessore provinciale e mi complimento con il vice presidente Venturi per averla saputa terminare nel tempo più breve e nel migliore dei modi possibili”.
Fonte: L’Arena.it