Caccia al Cinghiale. Il presidente D’Amico sollecita il tavolo tecnico e chiede all’assessore Pepe di intervenire. Di seguito la nota siglata dal presidente regionale della Copagri, Camillo D’Amico, indirizzata all’Assessore regionale alle Politiche Agricole, Dino Pepe, e al Presidente della commissione consiliare Agricoltura, Caccia e Pesca, Lorenzo Berardinetti.
Carissimi Signor Assessore alle Politiche Agricole, Dino Pepe, e Presidente della commissione consiliare Agricoltura, Caccia e Pesca, Lorenzo Berardinetti, con il verbale sottoscritto presso la sede dell’assessorato regionale all’Agricoltura da parte del presidente dell’Ambito Territoriale di Caccia (A.T.C.) “Vastese”, lo scorso 23 Settembre, formalmente tutti gli A.T.C. Abruzzesi hanno aderito al piano quinquennale per il contenimento degli ungulati ed al collegato regolamento attuativo.
Domenica 11 Ottobre u.s. ho partecipato ad un assemblea indetta da un gruppo di capi cinghialai presso la sala riunioni della struttura tenuta dal comune di Pollutri (CH) presso il bosco di “San Venanzio” dove, oltre il sottoscritto, erano presenti anche il presidente regionale della Federcaccia, il vice presidente nazionale della Libera Caccia, l’onorevole Fabrizio Di Stefano e il presidente della V commissione consiliare “Sanità” della regione Abruzzo il dott. Mario Olivieri ed è emersa con forza la richiesta d’istituire al più presto uno specifico tavolo tecnico per predisporre le modifiche nel merito del regolamento attuativo del contenimento degli ungulati che, nello specifico, è particolarmente riferito ai cinghiali ma necessita anche di correttivi opportuni e mirati anche per i cervi ed i caprioli che sono in esponenziale crescita numerica nell’intero territorio regionale.
L’istituzione solerte del tavolo tecnico nel pieno della corrente stagione venatoria può essere utile perché, nel frattempo, emergeranno sul campo vizi e virtù del regolamento attuativo così da suggerire i migliori ed efficaci correttivi possibili alfine di renderlo il più efficace ed incisivo possibile.
Considerato che non c’è più tempo da perdere vista l’emergenzialità che emerge dall’intero territorio regionale sul problema cinghiali, ravvisata la necessità di mettere a sistema una serie di azioni sinergiche che vadano in concreto a tutelare i maggiori interessi del comparto agricolo e della sicurezza delle persone, acclarata la necessità che nessuno può chiamarsi fuori dall’assunzione di responsabilità di fronte a questa situazione, ravvisata l’urgenza che il tutto vada regolamentato anche per far diventare questo tipo di caccia da problema ad opportunità Vi chiedo di assecondare al più presto la presente istanza coinvolgendo attivamente anche la rappresentanza sindacale professionale agricola oltre quella ambientalista e venatoria.
( 24 ottobre 2015 )
Fonte: ecoaltomolise