Le prenotazioni sono state 829, mentre sono stati abbattuti 167 cinghiali. Rossi ha ricordato come la caccia di selezione sia praticata mediante una preventiva prenotazione telefonica: questa scelta blocca l’uso della zona attribuita, per una dimensione complessiva di 16 ettari. Il direttore provinciale si è detto sicuro che quest’anno non cambierà nulla nella gestione degli ungulati, soprattutto a causa del limite imposto alla stessa caccia di selezione.
Si tratta della fascia di rispetto (400 metri) relativa ai confini delle zone vocate al cinghiale: l’attività venatoria può essere esercitata soltanto dagli iscritti a una determinata zona, con zone protette da una sorta di “prelazione venatoria” che non consente di risolvere l’emergenza rappresentata dai cinghiali, la quale ha origini molto antiche.