Anche Arci Caccia e l’Associazione Nazionale Libera Caccia sono state raggiunte dalla notizia della attesa conclusione della telenovela estiva messa in campo da URCA Nazionale sul prelievo di femmine e piccoli di capriolo. Le due associazioni hanno parlato di un vero e proprio pasticcio. Ecco il testo del comunicato congiunto:”Questa è la definizione che abbiamo usato nel nostro primo comunicato, uscito all’indomani del ricorso presentato da Antonio Drovandi.
Un pasticcio perché riapriva, in un momento di relativa “tranquillità” per la nostra regione, la stagione dei ricorsi, un pasticcio, perché poteva portare solo all’acuirsi del conflitto con gli agricoltori, cosa puntualmente avvenuta, ed un pasticcio, per l’esito quasi scontato dell’iniziativa legale. Rimaniamo d’accordo con il Presidente Regionale dell’Urca Ballerini, un segnale alla Regione andava dato, in modo che non si riproponessero provvedimenti calati dall’alto, ma non era questo il modo.
Oltretutto, adesso che si sono sparate le cartucce che si avevano a disposizione, solo per rendersi conto che erano a salve, cosa abbiamo in mano? La risposta è facile… un bel pugno di mosche… Un’iniziativa che ci rende tutti più deboli, proprio in un momento di fitte consultazioni con Assessore e Presidente della Regione. A questo scopo aspettiamo di conoscere la posizione del resto dell’Urca, da cui si è levato più di uno scricchiolio e di Federcaccia Toscana, di cui ribadiamo, Antonio Drovandi è un importante dirigente”.