Come reso noto da Fernanda Cecchini, assessore all’Agricoltura della Regione Umbria, la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale sulla caccia di selezione a caprioli e daini può essere sfruttata in pieno nella sua ripartenza. I giudici del TAR hanno infatti bocciato il ricorso del WWF, riconoscendo come validi i provvedimenti della stessa Regione. L’attività venatoria era stata sospesa in attesa della pronuncia, una decisione che è stata giudicata poco utile dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
Proprio il blocco ha impedito ai cacciatori di portare a termine gli abbattimenti che erano stati previsti. Il calendario venatorio 2018-2019 è stato ripristinato, ma come risolvere questa situazione? Cecchini ha spiegato come si sta valutando con le varie associazioni venatorie di recuperare in seguito le giornate perse.
Il recupero è destinato ad avvenire nella restante parte di stagione, prendendo spunto dagli ungulati che non sono stati prelevati nel periodo compreso tra i mesi di agosto e settembre scorsi. Sarebbe senza dubbio una sorta di “giustizia” per tutte le persone rimaste a bocca asciutta dopo la decisione controversa sul ricorso ambientalista.