Enrico Marchesini, presidente del Comprensorio Alpino di Caccia di Morbegno (provincia di Sondrio), ha illustrato ai cacciatori i risultati della caccia agli ungulati conseguiti nel 2017. L’attività venatoria è andata piuttosto bene, come anche le novità introdotte negli ultimi mesi, in particolare il punto unico di controllo per quel che riguarda gli ungulati. Gli stessi cacciatori sono stati chiamati a esprimere la loro opinione sullo scorso anno e sulle prospettive future, quindi su quello che accadrà nel 2018.
La sede per il punto unico è stata concessa dalla Comunità Montana per sei anni complessivi, senza dimenticare la stalla della vecchia struttura destinata alla zootecnia. I sindaci del mandamento sono stati sensibilizzati a tal proposito e per il momento le risposte positive sono state 15, nella speranza che possano aumentare nel corso delle prossime settimane. Lo stesso comprensorio di Morbegno, poi, ha organizzato le giornate lavorative in cui bisogna curare il territorio, un momento che coinvolge tanti cacciatori nel miglioramento ambientale.
I censimenti degli animali sono cominciati e si prenderà spunto da questi numeri per redigere i nuovi piani di abbattimento. Nel 2017 sono stati raggiunti risultati di tutto rispetto, con il 90% degli abbattimenti previsti dei cervi, il 72% per i caprioli e addirittura il 99% per i camosci. Nel territorio della Colmen di Dazio, infine, le uscite complessive dei cacciatori dal 18 ottobre al 7 dicembre sono state nove.