“Le motivazioni addotte sono incentrate non solo sul danneggiamento che lo storno causa alle colture e alle strutture aziendali agricole, ma anche sull’igiene e sulla sicurezza molto compromesse dalla massiccia presenza del volatile – si legge nella nota di riscontro del direttore generale di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti, che prosegue -. Coldiretti Puglia ha anche proposto di cacciare i corvidi, nella stagione venatoria 2019/2020, senza ‘limite di carniere’, al fine di contrastare e ridurre i danni provocati, soprattutto dalle gazze, alle colture e agli altri uccelli ‘utili’ per l’agricoltura”.
I pareri espressi dal Comitato Tecnico Regionale, pur essendo obbligatori, non rivestono carattere vincolante. Per questo ora si attende un apposito provvedimento da parte della Giunta regionale, che deciderà se tenerne conto totalmente o solo in parte.