La caccia nelle valli del Comacchio è un’esperienza sempre nuova, che offre al cacciatore la possibilità d’imparare ogni giorno qualcosa di diverso dalla natura che avvantaggia e ostacola, secondo i propri capricci, l’arte venatoria, rendendola sempre eccitante ed emozionante.
Cacciare nelle misteriose valli del Comacchio è per davvero pratica d’altri tempi. Ad ancorare l’attività venatoria al passato sono le tecniche di caccia e soprattutto le tradizioni venatorie, che si dimostrano grosso modo invariate da circa tre secoli.
Ecco perché un’esperienza di caccia agli acquatici delle valli del Comacchio è un’esperienza che qualunque cacciatore, amante insieme dell’attività venatoria e della natura dovrebbe provare.
L’avventura si dimostrerà un’immersione a tutto tondo in paesaggi che riempiono di stupore e meraviglia, ricchezza delle valli, e pace che si può respirare nelle sicure tradizioni di caccia da riproporsi immutate.
Ha il suo fascino anche la preparazione alla caccia e il tentativo di raggiungere per primi il luogo migliore nel quale appostarsi. Lo si fa utilizzando barche tradizionali a remi, attraverso le quali si raggiungeranno incantevoli isolotti più o meno confortevoli.
Ovviamente la sfida è prima di tutto fra i cacciatori, per accaparrarsi il posto migliore, ma si instaura anche una bella gara con la natura che pone ad ostacolo nebbia, vento e ghiaccio. Essere buon cacciatore, nelle valli del Comacchio, significa soprattutto riuscire ad accaparrarsi il dosso di caccia migliore!
Raggiunto il luogo ideale con l’aiuto di remi o del paradello, una sorta di palo biforcuto che viene utilizzato come mezzo di propulsione nelle secche, il battello viene affondato appena sotto il pelo dell’acqua, in modo da assicurare perfezione al luogo di caccia e mimetizzarsi con l’ambiente. Le anatre infatti si accorgono facilmente della presenza umana e altrettanto facilmente abbandonano la zona.
In linea del tutto generale si può ammettere che i cacciatori che pratichino l’attività venatoria a Comacchio abbiano a disposizione circa un centinaio di postazioni, di cui solamente una cinquantina siano libere.
Per raggiungere la postazione al cacciatore è richiesta al massimo un ora di tempo e una volta conquistato uno dei punti fuoco liberi, avrà diritto ad utilizzarlo per tutta la giornata di caccia. Da non dimenticare che questa di norma è consentita il giovedì, il sabato e la domenica.
La partenza della giornata venatoria è più o meno stabilita intorno alle 4 del mattino, e potrà proseguire fintanto che il cacciatore ne avrà desiderio e fintanto che gli agenti atmosferici lo consentiranno.
Una volta conquistato il dosso, il cacciatore dovrà costruire un piccolo capanno, anche se molte postazioni risultano già fornite. In quel caso potrebbe essere necessario dargli una rinfrescatina, infoltirlo di vegetazione ed erba, e mimetizzarlo al meglio. Conclusa questa prima attività si dovranno calare gli stampi che è fondamentale ricordare, a fine giornata di caccia, dovranno essere obbligatoriamente rimossi. Inoltre si dovranno sistemare richiami vivi in acqua e i volantini nel capanno di caccia.
Ovviamente la caccia sui dossi non è la sola possibile. Il cacciatore potrà infatti optare anche per quella a largo. Non lo nascondiamo: si tratta di un genere di caccia ai palmipedi particolarmente complicata, soprattutto per via del fatto che la si pratica a largo, lontano da qualsivoglia punto di riferimento. In queste condizioni sarà davvero complicato valutare ad esempio, le distanze. Inoltre a largo si potrà dar la caccia a diverse specie, che comunque si presentano tutte uniche, caratterizzate da comportamenti complessi che ben si devono conoscere, per lo meno se le si vuol far oggetto del proprio interesse.
E’ ovvio, tanto quanto aumenteranno le difficoltà, aumenteranno anche le soddisfazioni e i migliori cacciatori in una medesima giornata potranno, esperienza permettendo, dare la caccia fino a nove razze diverse di anatre.
Passione, scaltrezza e soprattutto esperienza sono i segreti che caratterizzano i buoni cacciatori delle valli del Comacchio. A rendere ancor più eccitante la caccia è la natura e le condizioni climatiche che spesso avvantaggiano, ma più spesso complicano la caccia, rendendola sempre una sfida nuova e da gustare durante la quale non si smette mai d’imparare.
Nessuna giornata sarà mai uguale all’altra: meraviglia della caccia nelle valli del Comacchio.
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