Caccia: Abruzzo, secondo l’ass. Febbo per risolvere il grave problema dei cinghiali nella regione è “necessario coordinamento tra gli enti responsabili per la gestione del territorio”.
“Infatti nella nota si chiede al Ministero dell’Ambiente, in virtù della specifica competenza di vigilanza attribuita dall’art.9 della L. 394/1991, considerato che più volte le Amministrazioni Provinciali e Regionale hanno cercato di instaurare una collaborazione con gli Enti Parco senza aver alcuna risposta se non in casi sporadici, di farsi carico di un coordinamento, tra i vari enti competenti, delle attività finalizzate ad una corretta gestione delle popolazioni di cinghiale. Non è pensabile – dice Mauro Febbo – ottenere risultati soddisfacenti se non intervenendo in maniera coordinata sulla medesima unità di popolazione che è distribuita sul territorio sia all’interno che al di fuori dei confini dei Parchi”.
“Per tutelare la categoria produttiva degli agricoltori è mia intenzione – ha concluso l’assessore alla caccia – procedere di concerto con tutti i soggetti interessati e competenti per individuare dei possibili percorsi finalizzati ad azioni di prevenzione e contenimento degli effetti dannosi che il sempre crescente numero di cinghiali sta causando su tutto il territorio regionale”.
11 giugno 2013
Regione Abruzzo