L’assessore alle Politiche Agricole e alla Caccia della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, commenta le manifestazioni vittoriose di ambientalisti e animalisti.
“Per l’ennesima volta non capisco l’euforia degli ambientalisti che continuano con ostinazione a cantare vittoria nei confronti della Regione Abruzzo quando in realtà non hanno vinto nessuna battaglia”. Questa la risposta dell’assessore alle Politiche Agricole e Caccia, Mauro Febbo, all’indomani della manifestazione organizzata da Dante Caserta del WWF.
“Non solo non c’è motivo di brindare – sottolinea Mauro Febbo – ma voglio ricordare agli ambientalisti e animalisti che il percorso di questo assessorato è stato improntato al massimo grado di professionalità ed efficienza, in quanto ogni scelta è stata effettuata sulla base delle più autorevoli pubblicazioni scientifiche e previa consultazione dei massimi organi competenti in materia.
Infatti, la Direzione, lo sottolineo ancora una volta, si è scrupolosamente attenuta alle indicazioni dei documenti della Comunità Europea (key concepts e Guida alla Disciplina sulla caccia della Commissione europea).
Questo assessorato non ha mai inteso regolamentare la caccia attraverso una legge regionale. Forse Caserta si riferisce all’iniziativa di alcuni consiglieri di minoranza che hanno presentato l’anno scorso una proposta di legge per la regolamentazione dell’attività venatoria mai discussa.
Invito, pertanto, Caserta a studiare la differenza tra gli organi della Regione quali la Giunta e il Consiglio. Caserta si ostina ad argomentare – precisa Mauro Febbo – sulla sospensione del Tar sui due punti (solo due su nove impugnati) del calendario venatorio, riguardanti le date di chiusura della caccia per alcune specie.
Ribadisco che tale provvedimento di sospensione cautelare e non di condanna da parte del TAR si è palesata solo perché la Regione, a giudizio del tribunale, non ha adeguatamente motivato la scelta di discostarsi dalle prescrizioni ISPRA.
A tal riguardo, voglio precisare che le date fissate dal calendario della Regione Abruzzo erano prfettamente coerenti con le indicazioni scientifiche a livello europeo, mentre l’organo scientifico nazionale di riferimento, l’ISPRA, fissa date e periodi più restrittivi, ai quali comunque la Regione ha provveduto ad adeguarsi.
Invece – conclude l’assessore alla Caccia – le associazioni e Caserta volutamente tacciono su quelle che sono state le vittorie dell’assessorato in materia di gestione faunistico venatoria.
Ricordo che è stato avviato l’iter per l’attivazione dell’OFR (Osservatorio Faunistico Regionale), la cui regolamentazione è ora al vaglio della competente commissione regionale, con la partecipazione e il plauso delle massime autorità scientifiche in materia”. Importante è anche la ripresa dei lavori per l’attuazione del PATOM (Piano di Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano) nell’ambito dell’azione B1 (Gestione dell’attività venatoria).
Regione Abruzzo