Caccia in Trentino – Guardiacaccia ACT: Successo in due Operazioni Antibracconaggio.
L’INCIDENTE DI CACCIA A TASSULLO – Il Commento di Sassudelli
Il presidente dell’Associazione Cacciatori Trentini, Gianpaolo Sassudelli, commenta l’incidente di caccia verificatosi domenica sulla montagna di Tassullo.
«È un brutto momento, nel quale penso prima di tutto a Samuele Torresani e alla sua famiglia. Ma questo assurdo incidente, del quale spero verranno chiarite presto le esatte dinamiche, deve aprire una forte riflessione nel mondo venatorio trentino.
Gli incidenti di caccia nella nostra provincia sono eventi rarissimi, per il tipo di caccia che si pratica e per la preparazione e il senso di responsabilità diffusi fra i cacciatori.
Ma anche un solo caso per noi è intollerabile. L’uso consapevole, prudente e in piena sicurezza delle armi, in ogni situazione, è da sempre uno dei punti chiave nella formazione dei cacciatori e nella loro abilitazione. Pochi giorni fa anche la Questura ha diffuso un vademecum sulla sicurezza a caccia, del quale siamo grati.
Fatti come quello di domenica non devono accadere, per questo la nostra associazione lavorerà ancor di più sulla formazione e la prevenzione.»
DUE BRILLANTI OPERAZIONI ANTIBRACCONAGGIO SVOLTE DAI GUARDIACACCIA ACT IN VALLE DELL’ADIGE
Nei primi due giorni di attività venatoria, i Guardiacaccia dell’Associazione Cacciatori Trentini Francesco Pancheri, Alessandro Moiola e Guido Posser, coordinati dal responsabile di zona Lucio Luchesa, hanno portato a termine con successo due brillanti operazioni antibracconaggio.
La prima operazione si è conclusa domenica 5 settembre poco sopra l’abitato di Mori con il fermo di un titolare di permesso di caccia (ma non socio ACT) che si stava portando a casa, dopo averlo abbattuto, un maschio di capriolo non conforme alla tipologia concessa per il prelievo, senza averlo segnato sul libretto degli abbattimenti come invece è previsto dalla normativa. I guardiacaccia, dopo un appostamento che è iniziato ancor prima che facesse giorno, hanno fermato il soggetto contestandogli la mancata segnatura dell’abbattimento, che qualifica il gesto come un atto di bracconaggio nelle sue forme più subdole. Al bracconiere è stato sequestrato l’animale, che è stato consegnato al Rettore, titolare della gestione nella Riserva comunale di caccia di Mori.
La seconda operazione, conclusasi lunedì mattina, ha visto ancora protagonisti i guardiacaccia che hanno fermato un uomo (non cacciatore) di Ronzo Chienis intento a tendere dei lacci per la cattura di caprioli nei suoi poderi siti nella Conca di Pannone. Anche in questo caso i guardiacaccia erano appostati già prima che si facesse giorno e, una volta che il bracconiere si è portato presso i pericolosi strumenti di morte per sistemarli e renderli operativi, lo hanno fermato contestandogli l’attività di bracconaggio. Pronto l’intervento degli agenti del Corpo di Polizia Municipale di Mori che hanno assistito i Guardiacaccia ACT nelle operazioni di identificazione del bracconiere e sequestro dei mezzi di caccia vietati.
Grande soddisfazione nei vertici ACT e fra i cacciatori di Mori, che ringraziano i Guardiacaccia per la loro dedizione e il Corpo di Polizia Municipale di Mori per la preziosa collaborazione fornita al personale di vigilanza ACT.
Ancora una volta i Guardiacaccia dell’Associazione Cacciatori Trentini dimostrano di ricoprire un ruolo fondamentale nella repressione del bracconaggio.