La caccia di selezione a caprioli e daini in Umbria è partita in ritardo a causa dell’attesa della pronuncia del Tribunale Amministrativo Regionale sul ricorso presentato dal WWF. Sulla questione si è espresso anche l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), interpellato per un parere proprio in attesa della sentenza. Il punto di vista dell’ente è favorevole al prelievo selettivo.
Secondo l’istituto, infatti, la sospensione decisa inizialmente in attesa del verdetto dei giudici del TAR può provocare degli squilibri per quel che riguarda i sessi degli animali abbattuti alla fine della stagione venatoria 2018-2019. Ecco perchè è stato suggerito di adottare eccezionalmente alcuni provvedimenti. In particolare, si tratta della rimodulazione dei piani di prelievo di tutti i distretti di caccia, prendendo spunto dalla classe di età e dai numeri degli esemplari maschi abbattuti nella prima parte della stagione stessa.
Inoltre, si dovrebbe autorizzare il prelievo di un numero proporzionale di piccoli (classe 0) ed esemplari di sesso femminile (sia giovani che adulte). Un altro consiglio è quello di cacciare i maschi a febbraio e a marzo. In quest’ultimo caso, comunque, ci dovrebbe essere un controllo in tempo reale per scongiurare una concentrazione eccessiva dei cacciatori di selezione sui maschi.