Caccia in Toscana: Tutto il fascino dalla toscana e della caccia in territori ricchi di macchia, vegetazione e selvatici per un’esperienza rigenerante.
La Toscana si sa, è capace d’offrire grandi sorprese a chi sa godere delle sue bellezze che sono fatte di paesaggi, di natura, ma anche di selvatici a cinque stelle. E’ un po’ quello che accade a chi visita l’Azienda Agricola Brunelli, a conduzione familiare, immersa nella poco nota località Marciola. Ha tutte le carte in regola per essere un vero e proprio paradiso in terra: si estende per ben 597 ettari, è un costante alternarsi di boschi di quercia, pini, oliveti e vigne che sono zona di conquista per i selvatici che scorrazzano liberi nella tenuta del signor Luciano.
Quella venatoria non è certo l’unica attività che è possibile svolgere all’interno della riserva, ma è una delle più importanti. Gli è stata dedicata un’intera sezione dell’azienda (i Lami), dove il cacciatore potrà cimentarsi nella caccia contro cinghiali, daini e molti altri ungulati con grande soddisfazione.
Per andare incontro al cliente, l’azienda venatoria ha pensato di riservare terreni più o meno impegnativi a seconda della preparazione del cacciatore, dell’età e dell’esperienza. Per maggior agio del visitatore inoltre il responsabile del settore venatorio seguirà la permanenza del cacciatore o del gruppo dall’inizio alla fine.
Per quanto all’interno dell’azienda venatoria si possano svolgere davvero molte tipologie di caccia (al daino, al muflone, al cervo, ai conigli e ai fagiani) il vero fiore all’occhiello de “I Lami” è sicuramente la caccia al cinghiale.
Alle battute di caccia si potrà partecipare in solitaria o in gruppo e il tentativo dell’azienda venatoria è quello di immergere il cacciatore in un’atmosfera d’altri tempi, fatta di terreni selvaggi, impervi, ma soprattutto ricchi di selvaggina e di emozioni.
D’altronde è il territorio che si presta non solo a ricreare questa atmosfera, ma anche e soprattutto alla caccia al cinghiale, ricco com’è di macchia boschiva, ideale per il rifugio degli ungulati.
Il cacciatore potrà disporre di niente meno che di 45 palchetti e vivere la caccia con cani di proprietà o con quelli messi a disposizione dall’azienda. Altra specialità aziendale sembra essere quella della caccia al daino: lo si può cacciare sia all’aspetto che in battuta a seconda delle preferenze del cacciatore o del gruppo.
Fra le altre tecniche di caccia praticabili all’interno della riserva c’è da ricordare la caccia di selezione da altana, per i pochi appassionati che prenderanno posto sulle altane posizionate in punti strategici della riserva. Interessante anche la caccia alla stanziale per la quale sono riservati alcuni appezzamenti di terreno che è possibile affittare per tutta una stagione venatoria: in questo modo sarà possibile gestire con completezza la caccia al fagiano e a tutta la stanziale. In questi terreni sarà possibile praticare anche la battuta all’inglese, il Driven, con gruppi che non superano i 4 cacciatori.
Dulcis in fundo, la riserva offre l’opportunità di cimentarsi nella caccia con l’arco: tornare a casa con un bel cinghiale o con un daino catturati con arco e frecce, deve avere un sapore tutto diverso.
Per offrire un servizio a tutto tondo, l’azienda ha stabilito diverse convenzioni con agriturismi, residence e hotel della zona, per una permanenza il più possibile piacevole del cliente e della sua famiglia.