Come comunicato alla redazione di Caccia Passione, ancora non si sblocca il caso degli aspiranti cacciatori laziali che da un anno stanno cercando di svolgere l’esame di abilitazione. Ecco il testo della denuncia di uno di loro alla nostra testata:
Salve volevo denunciare una cosa grave! Nella regione Lazio siamo circa 700 aspiranti cacciatori che da un anno abbiamo fatto richiesta di porto d’armi, abbiamo pagato visita medica ed altre spese ma ad oggi nessuna chiamata agli esami. Questa cosa è inammissibile. Chiedo a voi se potete far pervenire il mio, anzi il nostro malcontento per la gestione nel campo venatorio della regione Lazio.
La vicenda è nota da tempo e già lo scorso mese di giugno aveva fatto sentire la propria voce la sezione regionale della Federcaccia. In quel caso il presidente dell’associazione venatoria, Aldo Pompetti, scrisse alla Regione queste parole:
“Intendo manifestarLe un grave problema per il mondo venatorio regionale, derivante dalla mancata nomina dei nuovi componenti della commissione esami di abilitazione all’esercizio venatorio. E’ dallo scorso dicembre, infatti, che detta commissione non si riunisce e, dopo le recenti elezioni regionali, non è più stata nominata. Il risultato di tale incomprensibile ritardo è facilmente intuibile: ad oggi, considerando tutte e cinque le province del Lazio, sono circa 600 gli aspiranti cacciatori ancora in attesa di sostenere l’esame per l’abilitazione.
Addirittura alcuni di loro hanno visto scadere la validità semestrale del proprio certificato medico, il che comporta ulteriori spese e disagi in termini di tempo per acquistare una nuova marca da bollo e sottoporsi nuovamente alla visita. A tale proposito, ravviso una probabile interruzione di pubblico servizio da parte della Regione Lazio, che tra l’altro avrebbe potuto lasciare in piedi la vecchia commissione, prorogandone le cariche, per poi sostituirla con nuove nomine una volta smaltita la richiesta di esami accumulata nel tempo. Le chiedo pertanto, egregio Presidente, di nominare quanto prima la nuova commissione esami, e di procedere con la convocazione dei candidati provvedendo, inoltre, a indennizzare tutti questi candidati che si fossero eventualmente trovati costretti a procurarsi un nuovo certificato medico, per responsabilità imputabili esclusivamente ai ritardi della Regione”.
Evidentemente non si è ancora sbloccato nulla in questi quattro mesi e occorre fare chiarezza.
Purtroppo tutti gli aspiranti cacciatori che hanno presentato il certificato medico di abilitazione all’uso delle armi, alla regione per sostenere l’esame, quando l’avranno sostenuto ed abilitati consegneranno le carte per ottenere la licenza di caccia; DOVRANNO NECESSARIAMENTE PRODURRE ALLA QUESTURA UN NUOVO CERTIFICATO MEDICO, IN QUNATO IL LORO E’ SCADUTO; AVENDO LA NUOVA NORMATIVA SUL PORTO D’ARMI LA SCADENZA E’ DI TRE MESI.