Le Associazioni che fanno parte della Cabina di Regia Unitaria del Mondo Venatorio (Federazione Italiana della Caccia, Associazione Nazionale Libera Caccia, Enalcaccia, Arcicaccia, AnuuMigratoristi, Italcaccia, Ente Produttori Selvaggina ed il Comitato Nazionale Caccia e Natura) hanno preso visione della lettera del MITE datata 20/07/2021 Prot. 79230, in cui vengono esposte alcune nuove considerazioni sulla caccia alla specie tortora, che finalmente chiariscono in modo ufficiale che è possibile il prelievo con determinate prescrizioni. La lettera inoltre apre al confronto fra Regioni e MITE e anche questo, sebbene in ritardo, è un aspetto che consideriamo positivo.
Alla lettera sono allegate le comunicazioni della Commissione, che approfondiscono le prescrizioni richieste rispetto a quanto stabilito negli ultimi workshop sul prelievo adattativo. Ciò premesso, con la presente ci permettiamo di segnalare quali sono a nostro avviso le modalità con cui adempiere alle richieste della Commissione e consentire il mantenimento della tradizione venatoria alla specie nell’areale centro-orientale, quindi in tutte le Regioni Italiane ad eccezione di Piemonte e Liguria:
La Regione Liguria deve escludere la tortora dal calendario 2021-22. Ciò in realtà non
rappresenta un grande sacrificio perché in questa regione non si svolge la preapertura.
Il Piemonte l’ha già esclusa e la Valle d’Aosta non la prevede tra le specie cacciabili;
Le altre Regioni Italiane devono dimezzare il carniere stagionale (da 20 a 10) per
cacciatore;
Le altre Regioni Italiane devono ridurre della metà le giornate di preapertura (ad esempio consentendo solo mezza giornata di caccia fino alle ore 13,00 rispetto alle
giornate intere concesse negli anni scorsi);
Le altre Regioni Italiane devono conoscere la media dei prelievi dichiarati nel periodo
2013-2018 e fissare un tetto di capi abbattibili pari alla metà di questa media.
Le altre Regioni Italiane devono prevedere una rendicontazione del prelievo di tortore
specifico e veloce, che consenta alle Regioni di verificare entro 10 giorni dall’inizio della caccia alla specie qual è il prelievo raggiunto.
A tal scopo si può prevedere una scheda per la tortora che il cacciatore è obbligato a scaricare dal sito regionale per cacciare la specie, e obbligare il cacciatore a inviare nella settimana 6-10 settembre la scheda compilata alla Regione stessa. Si tratta in pratica di gestire la tortora come già si fa con le specie in deroga (es. storno), accelerando la rendicontazione nella prima decade di settembre, in modo da valutare se si raggiunge il tetto prima dell’apertura generale del 19 settembre.