Nella nota inviata, la Cabina ha ricordato al Ministro che le regole per il prelievo della tortora sono in Italia le più restrittive d’Europa: mentre altri Paesi autorizzano il prelievo già dal mese di agosto e senza limiti annuali di prelievo, l’Italia è l’unica che consente solo pochi giorni fissi di caccia nel mese di settembre, con carnieri fortemente limitati, ulteriormente ridotti dalla recente proposta della Commissione Ambiente della Conferenza Stato Regioni. È stato sottolineato come proprio il mondo venatorio sia concretamente l’unico a farsi carico idei miglioramenti ambientali utili alla specie.
L’approvazione del Piano di Gestione Nazionale della tortora potrebbe inoltre permettere l’implementazione delle misure ambientali su scala nazionale e, anche in questo caso, i cacciatori potrebbero stimolare il mondo agricolo a realizzare anche misure PAC utili alle specie. Per questo, la Cabina di regia ha chiesto al Ministro Cingolani di indirizzare la posizione del proprio Dicastero in questo workshop come contraria alla proposta di sospensione del prelievo della tortora selvatica e di sostenere una posizione più sostenibile, che comprenda una diminuzione dei carnieri su tutta la Flyway attraverso misure da applicarsi in particolare in altri Paesi, come la riduzione del periodo di caccia e dei giorni consentiti, così come l’adozione di limiti annuali di prelievo.