La cabina di regia del mondo venatorio ha ricordato come in questi ultimi giorni gli animalisti e gli ambientalisti abbiano approfondito il tema dei Key Concepts creando confusione e allarmismo infondato. Il comunicato congiunto delle associazioni “verdi” è stato giudicato pieno di falsità ed errori, una nota che ha avuto come unico scopo quello di mettere in difficoltà il premier Conte. Come sottolineato dalla cabina, è inaccettabile l’insinuazione che la strada corretta intrapresa dal MIPAAFT farebbe “male alla Natura”.
Le 5 specie per cui le Associazioni Venatorie hanno richiesto una modifica dei Key Concepts sono tutte in situazione demografica favorevole, e sono state cacciabili fino al 31 gennaio dal 1992 (e anche fino a febbraio prima di quell’anno) e questo dimostra che il prelievo venatorio non ha influito minimamente sulla loro conservazione. Altri dettagli del comunicato animal-ambientalista possono essere confutati.
In particolare, la procedura EU PILOT sui calendari venatori si riferisce a solamente tre specie cacciabili in Italia e che hanno stagioni più estese rispetto ai KC. Inoltre, la cabina di regia del mondo venatorio considera sorprendente che i dati elaborati dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) non siano mai stati pubblicati su alcuna rivista scientifica e prevedano la migrazione di determinate specie all’inizio di gennaio, quando nelle altre nazioni si arriva fino alla metà di febbraio.