Corte Costituzionale
Nessun referendum “anticaccia” fra quelli ritenuti ammissibili dalla Corte costituzionale nei giorni scorsi. Ne parla oggi Massimo Buconi, presidente della Federcaccia Nazionale, in merito a uno degli argomenti più attuali in ambito venatorio.
Processo democratico
Buconi ha aggiunto: “Rimane alta però la preoccupazione di un uso strumentale del sistema referendario, che con la recente possibilità di raccolta firme elettroniche rischia di essere svuotato del suo originario principio di rappresentatività nello spirito di un processo democratico, rappresentativo e ben ponderato a garanzia di tutti i cittadini voluto dalla Costituzione del nostro Paese”.
L’iniziativa delle associazioni venatorie riconosciute
Le associazioni venatorie riconosciute (Federcaccia, Enalcaccia, ANLC, Arcicaccia, ANUUMigratoristi, Italcaccia) e il CNCN – Comitato Nazionale caccia e Natura, riunite nella Cabina di Regia unitaria del mondo venatorio, hanno recentemente depositato una memoria alla Corte costituzionale in merito all’ammissibilità del referendum abrogativo attraverso l’utilizzo della firma digitale.