BS 601 LUX della BS Planet: La caccia è un attività appassionante e al tempo stesso rischiosa, sia per il cacciatore che per il cane utilizzato nella battuta, ma grazie ai collari di BS Planet il tuo cane sarà sempre sotto controllo..
Se l’uomo, però, può difendersi grazie all’uso della ragione e dell’intelletto, l’animale può garantire altissime prestazioni solo se in salute e adeguatamente addestrato. L’addestramento dei cani da caccia viene oggi praticato attraverso l’uso di collari elettrici e radiocomandati. Ma non è questa la sede per approfondire questo tema. Piuttosto, vorremmo soffermarci sui dispositivi radiocomandati che consentono di individuare il cane durante l’attività venatoria e di controllare le sue condizioni nello stato di ferma o quando si allontana sulle tracce di qualche ungulato. Nelle attività di caccia, infatti, sia per la selvaggina di grossa taglia, che per la migratoria, i cacciatori ricorrono sempre più spesso ai localizzatori GPS.
Si tratta di radiocollari dotati proprio di un segnale satellitare che consente di individuare esattamente la posizione del cane anche a notevoli chilometri di distanza. Questi dispositivi sono molto utili, non solo per le battute di caccia più impegnative ( dove il cane potrebbe allontanarsi troppo o ferirsi), ma anche in quelle che vengono affrontate per la prima volta dallo stesso cacciatore. I localizzatori consentono, infatti, di memorizzare pure le coordinate della zona frequentata, permettendo di poterla esplorare anche nei giorni successivi. Non tutti i radiocollari garantiscono però buone prestazioni. I dispositivi in uso qualche anno fa avevano prestazioni basse e distanze di localizzazione altrettanto basse. Oggi, invece, che la tecnologia ha fatto passi da gigante, vengono immessi sul mercato dispositivi sempre più eccezionali e performanti. Tra questi rientra sicuramente l’ultimissimo radiocollare BS 601 LUX della BS Planet. Con questo prodotto, l’azienda punta a conquistare un mercato molto vasto, perché il dispositivo comprende, in un unico kit, differenti funzioni prima distribuite nei modelli base.
Il BS 601 LUX è un localizzatore, un radiocollare GPS(Global Positioning System) e un Beeper.
Quest’ultima tecnologia comprende segnali acustici che permettono di individuare il cane e di richiamare la sua attenzione anche a notevoli chilometri di distanza. La BS Planet, azienda produttrice del dispositivo, è riuscita a ottenere un prodotto dall’elevata tecnologia grazie a una lunga tradizione ed esperienza nell’elettronica. L’azienda, fondata anni fa a a Gaggio Montano, un comune di poco più di 5 mila anime in provincia di Bologna, ha saputo coniugare la passione venatoria e cinofila dei suoi fondatori, all’elettronica, riuscendo a “creare”, con le proprie mani, prodotti ipertecnologici e davvero innovativi. La passione per la caccia si è tramandata di generazione in generazione, tanto che gli eredi della BS Planet sono rimasti sempre fedeli a una produzione fatta di accessori per la caccia, tecnologici e non.
Oggi, l’azienda produce fototrappole, prodotti per la caccia di selezione, accessori da tiro, radiocollari multifunzione e ricetrasmittenti. A proposito di queste ultime, anche BS 601 LUX ne possiede una: si tratta del localizzatore GPS che riceve e invia i dati al radiocollare indossato dal cane. La tecnologia GPS permette di individuare la posizione dell’animale e la sua attività anche a 30 Km di distanza su spazio aperto ( open space). La ricetrasmittente è anche in grado di emettere un segnale acustico e una vibrazione che consentono di attirare l’attenzione del cane e di richiamarlo anche quando si trova a notevole distanza dal suo padrone.
Le principali caratteristiche tecniche del kit BS 601 LUX sono: la possibilità di gestire fino a 999 cani e di memorizzare più radiocollari sullo stesso localizzatore; la possibilità di vedere la posizione del cane e la distanza in metri attraverso una freccia; la possibilità di personalizzare il rilevatore di movimento della ferma in base al cane utilizzato; la possibilità di memorizzare fino a 100 punti della zona esplorata( funzione molto utile per ritrovare l’auto in zone di caccia poco conosciute o impervie); la possibilità di regolazione dell’avviso del cane in ferma da 1 a 240 secondi; la visualizzazione delle coordinate del radiocollare e del localizzatore ( trasmittente); l’adattatore per la ricarica del kit in auto; il localizzatore e il collare ricaricabili con batteria interna a polimeri di litio senza memoria.
Insomma, i pregi del kit BS 601 LUX sono tanti, ma quali potrebbero essere gli eventuali difetti di un simile dispositivo? Il prodotto è nuovo di zecca e si propone sul mercato proprio per superare i limiti dei radiocollari di vecchia generazione. La trasmittente, o palmare, o localizzatore, è simile a qualsiasi trasmittente o ricevente e quindi contiene tasti per settare diverse funzioni.
Questi prodotti elettronici potrebbero presentare problemi in caso di errata utilizzazione. Diciamo che queste trasmittenti da caccia sono i tipici prodotti degli “smanettoni”, di quelli che ormai sanno di tutto o di più sulle telecomunicazioni satellitari. Il pregio del BS 601 LUX è che in caso di difetti costruttivi si può godere di un’assistenza di due anni. Il particolare non è di poco conto, perché questo radiocollare costa, udite, udite, circa 1500 euro. Per far durare a lungo un radiocollare e il suo localizzatore, si dovrebbero evitare gli urti e i traumi, ma anche le condizioni atmosferiche proibitive. Questi accessori sono inoltre utili per la caccia agli ungulati, talvolta anche per la migratoria, mentre non servono nel caso di caccia a selvaggina natante, dove il cane è spesso costretto a immergersi e a nuotare.
Nell’acquistare i prodotti offerti bisogna però assicurarsi che siano omologati e autorizzati all’uso civile nel territorio italiano. Qualche anno fa, infatti, alcuni utenti acquistarono un radiocollare da un’azienda che utilizzava le frequenze GPS assegnate al Ministero della Difesa. Questo prodotto non era utilizzabile in Italia, perché poteva disturbare proprio le frequenze radio assegnate all’esercito italiano. La questione era meramente burocratica, perché il prodotto era testato e certificato per la vendita, ma con il limite di utilizzo nel territorio nazionale, limite che doveva essere dichiarato tramite un’etichetta rilasciata dal Ministero. L’etichetta doveva segnalare anche l’obbligo di richiesta della licenza d’uso per i privati, con pagamento dei relativi diritti a carico dell’utilizzatore, altrimenti si sarebbero rischiate sanzioni amministrative e penali.
Ecco il secondo pregio di BS 601 LUX: non esistono limiti burocratici al suo utilizzo.