Bruno Modugno, giornalista, scrittore, autore televisivo e regista, è morto all’età di 87 anni. Sapevo che prima o poi mi sarei ritrovato a scrivere questo coccodrillo, ma speravo non così presto. Tristemente ho appreso questa mattina 22 luglio 2020 che l’amico storico, il rappresentante dei cacciatori italiani nonché tra le penne giornalistiche più autorevoli anche di CACCIA PASSIONE , non c’è più.
Bruno Modugno, volto noto di Sky Caccia e cacciatore da sempre si è spento. Romano classe 1933 (28 gennaio), nel ’64 ha cominciato a collaborare con la RAI-TV. E’ stato autore e conduttore di programmi culturali e di grandi contenitori quotidiani di intrattenimento. Durante gli “anni di piombo”, dal ’76 al ’79, ha condotto il TG1 delle 13,30. Ha girato numerosi documentari dedicati alla ricerca etnologica, all’avventura, agli animali e all’ambiente. Ha scritto soggetti e sceneggiature per il cinema e la TV e i testi di numerose canzoni. Insieme a Folco Quilici e Carlo Alberto Pinelli ha scritto il film per la MGM, il Dio sotto la Pelle, la cui sceneggiatura, pubblicata dalla Minerva Italica, gli ha valso il premio Bergamo. Ha scritto un libro di racconti (Roma by night), saggi e alcuni romanzi. Con il suo primo romanzo, Re di Macchia (Rusconi Editore), è entrato nella cinquina del premio Strega ed ha vinto il premio Un Libro per l’Estate. Da questo primo romanzo è stato tratto l’omonimo film, da lui stesso scritto e diretto (Filmstudio-Mediaset). Col suo secondo romanzo, Cento Scalini di Buio (Rusconi editore), ha vinto il premio Vallombrosa. Col suo terzo romanzo, Cacciatore d’Ombre (Vallecchi), ha vinto i premi Città di Piombino e Cypraea. L’ultimo romanzo cartaceo, che conclude la quadrilogia maremmana è Ballata Saracena (Editoriale Olimpia). Con la GeMs ha pubblicato un romanzo in formato ebook, Il Respiro delle Cose, che è ancora nelle librerie web. Ha scritto un libro di poesie, Sampietrino di Maggio, pubblicato nella collana Quaderni di piazza Navona, diretta da Elio Filippo Accrocca. Dal 1979 al 1996 si è occupato dell’immagine dell’UNAVI, essendo protagonista di molte battaglie in favore della caccia sui giornali e la TV, contribuendo a vincere ben 24 referendum nazionali e regionali contro l’attività venatoria. E’ merito suo se le battaglie per la gestione faunistica anche nei parchi nazionali e nelle aree protette e per il recupero della dorsale appenninica sono state vinte. E’ stato responsabile della Commissione Etica e Informazione della Delegazione italiana del Conseil International de la Chasse et de la Conservation du Gibier. Per 20 anni è stato membro del comitato di direzione della rivista Diana. Ha fondato e diretto per quattro anni il mensile Caccia +. Dal ’97 al 2002 è stato direttore editoriale del Canale monotematico Seasons (bouquet Tele+). Dal 2004 è direttore editoriale del settore Caccia del Canale monotematico Caccia e Pesca (235-236 bouquet Sky). E’ stato il primo presidente di una delle più giovani tra le Federazione del CONI: la FIDASC (Federazione Italiana Discipline con Armi Sportive e da Caccia). Per il lavoro svolto e per i successi ottenuti sui campi di tiro internazionali è stato insignito dal Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio, dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”.
Dal 2015 al 2018 ha creato e diretto la rubrica “Il dito nell’occhio” sulla nostra testata giornalistica Caccia Passione.
Ha praticato soprattutto la caccia agli ungulati (al cinghiale, in battuta e in selezione; al camoscio, capriolo e cervo con la carabina di precisione). I suoi teatri di caccia erano l’amata Maremma e le montagne del Tirolo, sempre accompagnato dal suo inseparabile amico nonchè ex Direttore Responsabile di Caccia Passione, Federico Cusimano.
La redazione di Caccia Passione, si stringe in questo momento di grande dolore alla famiglia di Bruno Modugno, agli amici di sempre e al nostro Federico Cusimano.
ARRIVEDERCI BRUNO, GRAZIE.
Pierfilippo Meloni
Invio affettuose condoglianze per la perdita dell’ultimo ed irremovibile difensore dell’attività venatoria in Italia e nel Mondo. Ciao Bruno, ci mancherà il tuo ” alla faccia di chi ci vuole male” !!
Avrei voluto saper scrivere come lui e parlare dell’Andare a Caccia e toccare il cuore delle persone e fare capire a quelli che non ci credono; lui lo ha fatto e molto bene, anche a nome di tutti noi. Ed io, nel mio piccolo, gli sono enormemente grato. Sono certo che dopo di lui, altri continueranno, a parlare del sentirci parte della Natura. Grazie Bruno.