Il Browning Bar Light, carabina dal peso ridotto e dalle eccezionali prestazioni, viene considerato la migliore per la caccia al cinghiale.
Il Browning automatic rifle, meglio conosciuto come Bar, nel mercato venatorio italiano viene considerato un vero e proprio archetipo nella caccia all’ungulato più resistente dell’Italia: il cinghiale. Negli ultimi anni, abbiamo conosciuto un aumento delle versioni del Bar, alcune delle quali sono state migliorate attraverso sofisticati sistemi come il Boss.
Quest’ultimo consiste in un sistema di controllo balistico alla volata, il quale interviene sul “colpo di frusta”, che varia secondo il peso della palla in presenza di canne con un profilo si assottiglia andando verso l’alto. La versione più recente di Bar presente nel mercato ed uscito dalle officine di Herstal, è la versione Light: si tratta di un Bar con una bascula in lega leggera di qualità aeronautica. Questa operazione di “dimagrimento” e alleggerimento del fucile ha diminuito il peso di quasi 500 grammi rispetto alla versione precedente. In questo modo si è riusciti ad ottenere un’arma semiautomatica in .30-06 Springfield dal peso di 3.200 grammi sulla bilancia e che facilita il suo trasporto a coloro che si addentrano nel fitto della macchia mediterranea per ore.
L’otturatore del Bar presenta una testina rotante a nove alette, disposta su tre serie di tre. Il principio di funzionamento è l’intramontabile recupero di gas. L’accesso al serbatoio avviene spostando la levetta zigrinata situata davanti al ponticello, provocando la rotazione della piastra reggi-caricatore. Il serbatoio, in questo modo, può essere sganciato o riempito partendo da quella posizione.
Il Bar Light funziona rubando una parte dei gas dalla canna, i quali mettono in movimento un pistone che provoca la rotazione della testa a 9 alette dell’otturatore. La bascula in acciaio del Bar, che può essere sostituita con una interamente in lega leggera, non è un’operazione semplice. La bascula, infatti, non è un semplice alloggiamento dell’otturatore o una prolunga della canna con il compito di conservare in sede il calcio e il ponticello con gli organi di scatto: la bascula, fra tutte quelle di armi con otturatore girevole scorrevole, è particolarmente sollecitata dal ciclo di funzionamento rispetto alle altre. Le pareti laterali, invero, conducono le guide per le aste di funzionamento del sistema di sottrazione dei gas. Tali guide vengono ricavate attraverso l’asportazione di materiale nelle già sottili pareti dell’azione.
Il metallo che rimane nella parte più profonda delle guide per le aste, non è superiore al millimetro e mezzo di spessore. Se tale valore può essere più che adeguato quando si parla di una bascula in acciaio al carbonio, ciò non può dirsi per la lega leggera, in particolare se le aste che vi scorrono sono di acciaio temperato, con durezza superficiale diversa da quella della lega leggera che le ospita. Inoltre, la parte di bascula situata subito dietro ai recessi di chiusura, ottenuti nel prolungamento della canna in acciaio, sulla parte destra presenta una parete metallica certamente esile: sia la finestra per l’espulsione ,sia il vano per l’inserimento del caricatore si aggiungono alle asportazioni metalliche per la guida dell’asta, del porta otturatore e la sede della leva di sgancio otturatore. Questa zona di bascula subisce, tra l’altro, forti sollecitazioni termiche, originarie dalle repentine deflagrazioni in camera di cartuccia e dalla violenta movimentazione dell’otturatore rotante. In aggiunta, la molla antagonista al movimento retrogrado di otturatore e porta otturatore, pressa parecchio, al punto da sollecitare tutta la bascula in un movimento di pressione e torsione.
In casa Browning hanno progettato con molta attenzione la trasformazione in lega leggera della bascula del Bar, quasi certamente collaudando i prototipi con migliaia di colpi.
Ad esempio, si sono resi conto che una serie di operazioni standard sulla bascula in acciaio necessitavano di essere ripensate per la bascula in lega. La stessa sorte è toccata alla foratura superiore per l’ancoraggio di basi e ottica: forando e filettando i circa 4 millimetri di lega leggera a disposizione, nella parte superiore semicurva, sarebbe stato lasciato il tiratore con quattro fori strappati dopo pochi colpi. per questo motivo i progettisti hanno proceduto al calettamento di altrettante bussole in acciaio al carbonio, a loro volta filettate e crimpate nei fori praticati nella bascula.
La rosata del Bar Light è di 5 centimetri a 75 metri; questo fucile dispone di mire metalliche a linea cortissima : 40 centimetri su 110 di fucile. Il Bar Battue Light è una carabina semiautomatica Calibro: .30-06 Springfield , con canne lunghe 660 mm, rigatura a 4 principi destrorsi, un sistema di percussione con cane interno e con un caricatore da 2 colpi basculante . Il peso è di 3.150 grammi scarico, mentre la lunghezza totale è di 1060 mm. La finitura è brunita.
Muoversi nel fitto dei boschi italiani, portando un fucile proporzionato nel peso ed affidabile nelle prestazioni, non è cosa da poco. La Browning ha risolto il problema con il Bar Light.