Cartuccia 7x65R: La misura dei 7 mm è considerata la proporzione aurea dei proiettili da caccia media e gli studi di Wilhelm Brenneke datati agli inizi del Novecento avevano individuato le proporzioni per giungere a una cartuccia equilibrata e di ottima valenza su prede diverse.
di Emanuele Tabasso
Mancano solo tre anni al centenario di questa superba realizzazione del grande inventore tedesco e la 7x65R, così come la sorella 7×64 per carabina, gode di ottima salute grazie a un impianto originario che ha coniugato nelle parole equilibrio ed efficacia le sue prerogative. Senza scomodare i magnum questo bossolo di una certa capienza, è vero, ma non debordante, si presta bene a gestire un ventaglio di proiettili ampio e funzionale: se nei fucili a otturatore il calibro aveva subito negli anni dopo la II GM una notevole flessione, ora ha ripreso quota grazie alla maggior conoscenza degli appassionati, più dediti allo studio e alla sperimentazione e meno preda della pubblicità.
Osservando per contro la versione R adatta ai basculanti vedremo come insieme alla 6,5x57R sia sempre stata sulla cresta dell’onda camerando i fucili misti e i kipplauf di tradizione centroeuropea con piena soddisfazione degli utenti. Nei primi decenni del secolo passato la 7x65R era cartuccia polivalente e narra la tradizione che, in quel periodo, siano caduti molti più cervi sotto i suoi colpi di tutti gli altri messi insieme: oggi pare bello usare mezzi di maggior spicco e la stessa Germania con Otto Schuler aveva creato la splendida 8x68S con quella botta più secca e decisa, garante di un maggior braccio operativo e quella solita virgola in più di letalità su un colpo non proprio perfetto. Sta di fatto che per molto tempo la 7 mm in esame ha espresso la maggior conservazione di energia ai 500 metri, superando bellamente mostri sacri come il Super .30 di Holland.
Purtroppo si è sovente portati a giudicare le cariche leggendo i valori numerici alle varie distanze, con velocità, energia cinetica e calo di traiettoria; più difficile penetrare nei valori meno quantificabili, ma di notevole valenza, raggruppati in quelle locuzioni anglosassoni del killing power, stopping power e via elencando. Ogni tanto ci facciamo prendere anche noi da queste discussioni elencando fatti oggettivi a cui tuttavia non si riesce a dare un seguito scientifico. L’idea comunque di un rapporto ottimale fra velocità, massa e area retta del proiettile quindi densità sezionale, fattore di forma, cessione di energia e quant’altro ci dovrà essere e, a nostro sommesso parere, in questa cartuccia ci sta a meraviglia.
L’adozione di un passo di rigatura stretto consente l’impiego di palle pesanti e quelle da 11,2 g non avranno la traiettoria piatta di un 7 Rem. Mag. ma dove arrivano fanno il loro lavoro senza troppo fracasso. Sempre per restare nell’ambito dello stesso progettista e scendendo ai minimi ponderali i proiettili Teil Mantel da 6,7 g, si rivelano adeguati a tiri tesi con efficacia dal camoscio al capriolo, fidando che anche su selvatici di maggior corporatura, se ben piazzati, sono parimenti letali: magari proprio per vedere il pelo nell’uovo la mantellatura è un po’ duretta e se non incontra masse consistenti può trapassare con poca cessione di energia. Sono casi eccezionali e non fanno certamente testo. A nostro gusto per le prede di piccola e media taglia preferiamo per questa cartuccia un peso medio di palla intorno ai 7,8 – 9,1g (120 – 140 grani) e diverse ricariche rassicurano sugli esiti, favorite anche dalla lunghezza di canna di un drilling Merkel ancora con i tradizionali e rispettabili 65 cm.
Una ricetta ben riuscita del Maestro vede la palla Sierra Pro Hunter o la Game King da 140 grs filare a una V/2 intorno ai 902 – 905 m/sec con precisione eccellente dei primi due colpi, quelli che servono, e uguale effetto si raggiunge se la palla è una Nosler Accubond sempre da 140 grs. Molto ampia la disponibilità di cariche originali, specie delle Case europee con RWS, Norma, Sellier & Bellot, Geco, la stessa Brenneke che da qualche anno allestisce eccellenti cartucce complete, e da poco anche la nostra Fiocchi con interessanti proposte di resa e di prezzo. Per evidenziare il potere d’arresto su animali coriacei e a distanze medio brevi proprio la Norma propone la sua palla Oryx da 156 o 170 grs: una botta gagliarda per dirimere le questioni in una entusiasmante braccata. Una cartuccia per molte situazioni dunque decisamente vantaggiosa anche nei fucili a due canne rigate sia alla posta al cinghiale come nella caccia alla cerca in bosco.