A suo giudizio, i tempi sarebbero maturi per una scelta del genere, ricordando il precedente di 27 anni fa. Nel 1990 ci fu infatti un referendum abrogativo per abolire l’attività venatoria nel nostro paese: il 92% votò per il sì, ma non venne raggiunto il quorum (fermo al 43%). Secondo la Brambilla, gli italiani avrebbero ora un’altra mentalità, oltre a una maggiore sensibilità nei confronti degli animali.
La leader del Movimento Animalista ha però dimenticato che tra le file di Forza Italia e di altre coalizioni vicine al suo pensiero politico ci sono molti sostenitori della caccia, una sorta di conflitto di interessi che rende campata per aria l’idea del referendum . Molto dipenderà dalle esternazioni di Silvio Berlusconi, la cui svolta animalista ha fatto storcere il naso a molti e che per il momento non ha ancora espresso il suo pensiero sui cacciatori.