Bracconaggio. Nessuna tregua per la fauna selvatica, la Stagione Venatoria è ormai chiusa ma solo per gli onesti cacciatori mentre i bracconieri proseguono la loro attività spesso indisturbati.
Le guardie volontarie venatorie dell’Enpa di Salerno hanno portato a termine l’ennesima operazione antibracconaggio nell’agro nocerino sarnese. Questa volta in piena area Parco regionale fiume Sarno, dove è stato individuato un capanno utilizzato come appostamento di caccia agli anatidi con tanto di stampi in plastica, richiami vivi in gabbia, cartucce per fucile da caccia e, cosa più assurda, bombe carta.
L’operazione ha avuto inizio prima dell’alba su segnalazione di alcuni cittadini. Un primo appostamento ha permesso di individuare l’area, nel comune di Scafati. Una volta sul posto i volontari dell’Enpa hanno notato una grossa gabbia a forma di colonna contenente dei Tordi e lungo la sponda del fiume un appostamento con stampi in plastica riproducenti alcune specie di anatidi tra cui Germani reali, Alzavole, Canapiglie, Pavoncelle, Chiurli e Pivieri.
Inoltre in una gabbia erano detenuti tre Germani reali in condizioni igieniche precarie. E a pochi metri un capanno non autorizzato costruito con materiale ferroso e canna comune; all’interno del manufatto venivano rinvenute cartucce integre e quattro bombe carta, la più grande con almeno 4 kg di polvere da sparo.
Dopo alcuni accertamenti veniva individuato il proprietario del fondo che dichiarava di essere proprietario anche dei richiami vivi non inanellati e dei Tordi bottaccio tenuti in gabbia. Venivano quindi richiesto l’intervento sul posto dei Carabinieri della locale Stazione per la corretta gestione degli ordigni, delle munizioni e per effettuare il sequestro di quanto rinvenuto tra cui gli uccelli vivi e gli stampi da richiamo venivano sequestrati poiché sistemati in area Parco.
( 22 febbraio 2016 )
Fonte: SalernoNotizie