Bracconaggio: Per la serie “Continuiamo a farci buttare fango addosso”, dopo i due delinquenti di Firenze ad infangare il buon nome degli onesti cacciatori italiani ci pensano tutta una serie di pseudo “qualcosa” ma di sicuro non cacciatori.
Fortunatamente l’inizio della stagione venatoria quest’anno non è stata accompagnata da incidenti di caccia, volendo escludere il cacciatore di Arezzo attaccato dal cinghiale, ma purtroppo non mancano i furbi che ogni anno danno una mano ai ben noti contestatori dell’attività venatoria a sporcare il nome della caccia in Italia.
Dopo i due criminali di Firenze ci si mettono anche quelli della provincia di Salerno a far parlare di se non certo per cose positive dal punto di vista dell’attività venatoria ma per denunce e sequestri per violazioni delle leggi sulla caccia.
Infatti le guardie ambientali impiegate sul territorio naturale e protetto della provincia di Salerno hanno rilevato e sanzionato una serie di circostanze e fatti illeciti sia in relazione alle Leggi sulla caccia che ambientali.
Per quanto riguarda l’ambito venatorio, i controlli hanno interessato diversi cacciatori e ad alcuni sono state elevate sanzioni amministrative per quanto riguarda mancate annotazioni sul tesserino regionale e sconfinamenti senza autorizzazione nei vari Ambiti Territoriali di Caccia.
Nella zona di Casalvelino (SA) durante il servizio di Vigilanza cominciato già nelle ore notturne, le Guardie Ambientali hanno rinvenuto diversi richiami acustici vietati, i cosiddetti “fonofili”, ancora in funzione mentre riproducevano il verso della quaglia celati dai bracconieri in mezzo alla vegetazione.
Invece nel comprensorio di Buccino (SA) le Guardie Ambientali in collaborazione con i Carabinieri della Stazione, hanno sorpreso due bracconieri in flagranza di reato intenti a catturare cardellini ed altri esemplari di fauna particolarmente protetta con le reti da uccellagione, zimbelli vivi di piccoli uccelli legati o all’interno di gabbiette per fungere da richiami.
I due delinquenti erano giunti in trasferta dal napoletano e sono stati denunciati in stato di libertà per rispondere dei reati di uccellagione, furto, maltrattamento e detenzione di fauna particolarmente protetta.
Infine in località Piana del Sele, sempre nella provincia di Salerno, sono stati individuati e denunciati due “cacciatori”, muniti di regolare licenza, che cacciavano a pochi metri dalle abitazioni abbattendo alcuni esemplari di Tortore dal collare ( Tortora domestica), una specie che non rientra tra quelle cacciabili.
Fortunatamente i cacciatori italiani sono di tutt’altra pasta e nulla hanno a che fare con questi delinquenti che invece condannano a gran voce; da anni ormai i veri ed onesti cacciatori si impegnano nel contrasto al bracconaggio in ogni sua forma e, presenti sul territorio, spesso segnalano il verificarsi di certe azioni criminose.