Durante un operazione antibracconaggio della Polizia Provinciale sull’Isola di Procida fermato e denunciato un cacciatore di frodo.
Ancora una volta i criminali del bracconaggio fanno parlare di se gettando nel fango ogni sforzo fatto dagli onesti cacciatori per diffondere e far apprezzare la cultura dell’arte venatoria.
Nella mattinata di ieri, 30 Settembre 2011, si è svolta una operazione congiunta che ha visto la collaborazione tra Polizia Provinciale e Guardie Venatorie-Zoofile della LIPU, condotta sull’isola di Procida nelle zone del Montagnone e del Toccaneto nel Comune isolano di Serrara Fontana.
Durante la nottata due squadre miste hanno individuato dei richiami elettromagnetici per la caccia vietati, meglio noti con il nome di “Fonofilo”, dispositivi elettronici azionati da un timer riproducenti il canto di varie specie di uccelli, nel caso specifico il canto della quaglia.
Dopo un breve appostamento, alle prime luci dell’alba, le due squadre di agenti hanno sorpreso due bracconieri che si apprestavano a cacciare di frodo. Uno di essi, un giovane residente a Serrara Fontana, è stato immediatamente fermato mentre il complice è riuscito a guadagnare la fuga attraverso i campi facendo così perdere le proprie tracce.
Il cacciatore di frodo fermato e stato denunciato in stato di libertà per rispondere del reato di caccia in giorno di silenzio venatorio (martedì e venerdì in tutta la Nazione); all’indagato sono stati sequestrati sia il fucile che le munizioni.
A carico del soggetto fermato risultano precedenti di polizia per minacce proprio nei confronti delle Guardie LIPU; si è scoperto infatti che già nel dicembre del 2008, in località “punta Pizzaco”, l’uomo aggredì verbalmente due Guardie Venatorie della LIPU, in servizio di vigilanza, con parole offensive e minacce.
Nella circostanza il soggetto in questione era stato condannato a mesi 6 di reclusione con pena sospesa; probabilmente con la nuova denuncia dovrà scontare tutta la pena compresa la precedente.
La LIPU fa sapere che le operazioni si susseguiranno per tutto il periodo del passaggio migratorio, confidando nella collaborazione degli onesti cacciatori affinché nel comune interesse si possa perseguire la strada della regolarità e del rispetto normativo in ambito venatorio.