Bracconaggio: caccia di frodo al cinghiale causa un morto e un ferito nei boschi della provincia di Livorno.
La notte scorsa nei boschi di Cecina, in provincia di Livorno, un uomo è morto ed un altro è rimasto ferito dai colpi sparati da un terzo complice durante una battuta di caccia di frodo al cinghiale. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai Carabinieri di Volterra (PI) impegnati nelle indagini, uno dei tre bracconieri, un giovane di 28 anni avrebbe sparato accidentalmente al suocero di 48 anni uccidendolo, ed avrebbe ferito a una gamba un terzo cacciatore di 45 anni, che fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita.
I tre bracconieri, genero, suocero e un loro amico, tutti di Riparbella (PI), si sarebbero coordinati male durante la battuta di caccia di frodo al cinghiale; infatti il giovane, nel tentativo di abbattere un cinghiale, ha sparato con il proprio fucile calibro 12 caricato con cartucce a palla spezzata non tenendo conto che gli altri due complici si trovavano sulla linea di tiro.
Al momento dello sparo quindi le palle delle cartucce sparate avrebbero colpito i compagni di caccia ma mentre l’amico è stato ferito ad un ginocchio il suocero del giovane invece è stato colpito al volto e al costato ed una delle palle avrebbe raggiunto direttamente il cuore uccidendolo.
Immediata la chiamata al 118 ed il successivo arrivo sul posto dei soccorsi con le autolettighe di Cecina e di Bibbona con un medico a bordo e dei Carabinieri della Stazione di Volterra. Nonostante gli immediati soccorsi non è stato possibile salvare l’uomo 48enne mentre l’altro complice ferito al ginocchio dopo le medicazioni in ospedale è stato dimesso. I bracconieri sono stati trovati in possesso di visori notturni e torce; il giovane 28enne è attualmente accusato di omicidio colposo e bracconaggio.