Un bracconiere è stato sorpreso dalla Polizia Provinciale di Sondrio mentre cacciava illegalmente ungulati in una zona vietata nel comune di Grosotto.
La Polizia Provinciale di Sondrio, unitamente alle Guardie Volontarie Venatorie della Provincia, nei giorni scorsi hanno effettuato un’operazione sui monti di “Prada” nel comune di Grosotto, finalizzata al contrasto del bracconaggio e delle illegalità legate all’attività venatoria.
La Polizia Provinciale che le Guardie volontarie avevano trovato spesso tracce di saline poste in atto presumibilmente da cacciatori di frodo che posizionavano le esche per attirare gli ungulati nella zona di appostamento e quindi abbatterli.
Gli agenti quindi avevano deciso di monitorare la zona in questione al fine di rintracciare i cacciatori di frodo e così dopo molti appostamenti, nella notte tra l’8 e il 9 dicembre, il malvivente è stato colto in flagranza.
L’uomo, uno bracconiere locale, aveva posizionato le “esche” per attirare gli ungulati nella sua trappola ma nella trappola, quella della Polizia Provinciale, ci è finito lui; infatti il personaggio aveva scelto come luogo di bracconaggio una zona in cui la caccia era vietata in quanto zona vincolata al ripopolamento e alla cattura della fauna selvatica, forse pensando di non trovarvi controlli.
Ma gli uomini della Polizia Provinciale lo hanno colto in flagranza di reato proprio mentre esercitava la caccia e nonostante un tentativo di fuga è stato comunque bloccato dagli agenti.
Il bracconiere è stato denunciato a piede libero per rispondere del reato di esercizio di caccia in zona vietata, ed esercizio della caccia utilizzando munizioni vietate; inoltre sia l’arma che le relative munizioni trovate in possesso del cacciatore di frodo non risultavano denunciate dallo stesso pertanto questi dovrà rispondere anche per la mancata denuncia dell’arma che gli agenti hanno provveduto a sequestrare insieme alle cartucce.