Il Corpo Forestale dello Stato intensifica l’attività antibracconaggio in tutto il territorio del Cilento e del Vallo di Diano.
Nel corso dell’attività volta al contrasto del fenomeno del bracconaggio e ad accertare diverse tipologie di reato sia penali che amministrative legate all’esercizio venatorio, gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno avuto modo di intensificare i controlli su tutto il territorio del Cilento e del Vallo di Diano.
L’attività svolta ha portato a denunciare in stato di libertà quindici persone e a sequestrare armi, munizioni, trappole, richiami acustici, lacci, balestre, torce ed altro materiale utilizzato per la cattura di animali. Altre dieci persone invece sono state sanzionate amministrativamente per reati contro la fauna per un importo complessivo di circa 2000 euro.
Tra i vari episodi di bracconaggio vi è quello accertato dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato della stazione di Ottati, i quali nel corso dell’attività di controllo antibracconaggio, in loc.”Tempa Cavallo-Difesa” in agro di Aquara, dopo aver udito alcuni colpi di fucile hanno individuato un uomo armato di fucile accompagnato da due cani, in evidente atteggiamento di caccia.
Il quarantaseienne bracconiere uomo è stato denunciato a piede libero per esercizio venatorio in area protetta mentre suo fucile ed il relativo munizionamento sono è stati sequestrati.
A Laurino invece, in località “Acqua delle Donne”, gli agenti della Forestale hanno individuato nei pressi della strada comunale Felitto – Laurino, una persona armata di fucile che percorreva a piedi un appezzamento di terreno incolto anch’egli in evidente atteggiamento da caccia.
Il ventiquattrenne cacciatore di frodo è stato quindi sottoposto al controllo e denunciato a piede libero per l’esercizio dell’attività venatoria nell’area protetta del parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano; al bracconiere sono stati sequestrati la carabina cal.270W, il relativo munizionamento ed un binocolo.