Bracconaggio e dintorni: Reggio Emilia, sorpreso e denunciato dalla Forestale a cacciare tortore dal collare orientale vicino a Cadelbosco.
In tutta l’Emilia-Romagna, è giornata di preapertura della caccia, una anticipazione limitata ad alcune forme di attività venatoria relative a poche specie di uccelli, rispetto alla apertura generale vera e propria prevista per domenica 20 settembre.
Il personale della Polizia provinciale è stato comunque impegnato nel controllo dei pochi cacciatori presenti sul territorio, concentrati specialmente in prossimità di campi coltivati a girasole che attirano le tortore selvatiche, specie regina tra quelle bersaglio di questo appuntamento venatorio. Al personale provinciale si sono affiancate anche varie guardie ecologiche e venatorie volontarie.
Ed è proprio grazie alla segnalazione di una pattuglia di Guardie ecologiche volontarie del raggruppamento di Reggio Emilia che è stato individuato un cacciatore irrispettoso delle regole in località Argine di Cadelbosco Sopra. L’uomo, un modenese di 42 anni, stava infatti cacciando col fucile in un capanno mimetico, utilizzando richiami per le tortore.
Nei dintorni del capanno, però, oltre ad alcune tortore selvatiche di cui è appunto lecito l’abbattimento, gli agenti, dopo minuziose ricerche, hanno però scoperto tra la vegetazione anche le carcasse di tortore dal collare orientale, specie non cacciabile, e di colombacci, specie per la quale la caccia aprirà solo dalla terza domenica di settembre. Gli agenti della Polizia provinciale hanno quindi proceduto al sequestro degli uccelli, del fucile e delle munizioni e provvederanno a segnalare all’autorità giudiziaria il cacciatore modenese.
( 4 settembre 2015 )
Fonte: GazzettadiReggio