Bracconaggio e dintorni: Reggio Calabria, si intensificano i controlli del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia Provinciale finalizzata a prevenire ed accertare eventuali violazioni della normativa venatoria.
Nei giorni scorsi, nell’ambito dell’intensa attività di controllo del territorio svolta dagli uomini della Guardia Forestale e della Polizia Provinciale in tutta la provincia al fine di prevenire ed accertare episodi di bracconaggio o di violazioni alla normativa venatoria, sono state accertate diverse infrazioni che hanno portato a denunce, sequestri e sanzioni amministrative.
Dopo varie segnalazioni circa la presenza di richiami acustici elettromagnetici in una località in provincia di Reggio Calabria, gli uomini della Guardia Forestale hanno provveduto ad effettuare diversi servizi mirati volti ad individuare tali attrezzature, il cui uso è vietato dall’attuale normativa.
Una volta localizzati tale dispositivo elettronico di richiamo, gli agenti operanti hanno constatato che lo stesso era stato abilmente occultato dentro una cassa di ferro interrata e nascosta da fogliame, dalla quale fuoriusciva solamente il filo che collegava il richiamo all’altoparlante nascosto tra le pietre di un muretto a secco. Sono bastati alcuni appostamenti per permettere agli agenti operanti di individuare un uomo di 62 anni di Gallico Superiore, il quale veniva sorpreso in atteggiamento di caccia nelle vicinanze del richiamo acustico elettromagnetico.
All’uomo è stato così contestato il reato di esercizio dell’attività venatoria con mezzi vietati in base alla legge 157 del 1992 e contestuale denuncia a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria; inoltre il fucile, il relativo munizionamento, l’apparecchio acustico e i capi abbattuti sono stati sottoposti a sequestro penale.
Allo stesso modo la Polizia Provinciale di Reggio Calabria ha sorpreso un uomo di circa cinquanta anni intento a cacciare fauna migratoria utilizzando un dispositivo elettronico di richiamo acustico, tipo “Multisound”, espressamente vietato dalla Legge venatoria n.157/92. Tutto è accaduto in località “Testa di Cane” del Comune di Reggio Calabria; il cinquantenne è stato denunciato a piede libero dagli agenti della Polizia Provinciale mentre il fucile, le munizioni, i capi abbattuti e lo stesso dispositivo di richiamo acustico utilizzato dal personaggio sono stati sequestrati.
In un’altra attività eseguita dal personale della Guardia Forestale dei Reparti territoriali di Stilo, Caulonia e Gioiosa Jonica, nel corso di una perlustrazione in località Ieritano in agro del comune di Riace (RC), alcune persone sono state sorprese a cacciare con l’impiego di un richiamo illegale. Nella circostanza gli uomini della Forestale fermavano 38enne di Siderno, al quale venivano contestate le relative violazioni della norma penale, veniva sequestrato il fucile da caccia con relativo munizionamento ed un richiamo elettroacustico, nonché due esemplari di tordo e sei di allodola illecitamente abbattuti. Gli altri soggetti notati a cacciare con il personaggio fermato, anch’essi utilizzando richiami illeciti, medesimi mezzi illeciti, fuggivano alla vista degli agenti abbandonando sul posto un dispositivo elettronico di richiamo acustico che veniva sequestro.
Molte altre la sanzioni amministrative comminate per violazioni accertate, soprattutto riguardanti la mancata annotazione della giornata di caccia sul tesserino regionale. Nell’ambito della propria attività di controllo il Corpo Forestale dello Stato e la Polizia Provinciale chiedono aiuto anche alla cittadinanza per segnalare, attraverso il numero di pronto intervento ambientale “1515” del C.F.S., eventuali segnalazioni di comportamenti illeciti.
27 ottobre 2012