Tra le province di Milano e Brescia il weekend appena trascorso a quanto pare non si può dire che sia stato privo di episodi di bracconaggio.
Nella provincia di Milano, sabato 26 Novembre scorso nel Comune di Mediglia, all’interno del Parco Agricolo Sud di Milano, le guardie volontarie venatorie del WWF hanno sorpreso un cacciatore di frodo mentre abbatteva un esemplare di Sparviere, una specie di uccello rapace particolarmente protetta.
Sono intervenuti immediatamente gli agenti della Polizia Provinciale di Milano che hanno provveduto a denunciare a piede libero il bracconiere che potrebbe vedersi sospeso temporaneamente o addirittura permanente il tesserino venatorio regionale non potendo così praticare più la caccia; inoltre il fucile, le munizioni e l’animale abbattuto dal malvivente sono stati sequestrati.
Nella provincia di Brescia invece, domenica 27 novembre scorso, nel comprensorio del comune di Manerbio le guardie venatorie hanno sorpreso un giovane bracconiere mentre cacciava Verdoni, anch’essi uccelli appartenenti ad una specie protetta.
Il giovane si era appostato su un capanno di caccia armato di fucile, risultato poi di proprietà del padre, per il quale inoltre non era provvisto di apposita licenza di porto di fucile. Gli uomini della Polizia Provinciale hanno provveduto a denunciare a piede libero il giovane per porto abusivo di armi e abbattimento di specie protette mentre il padre è stato denunciato a piede libero per l’omessa custodia dell’arma.
Sempre nella provincia di Brescia, nel comune di Chiari, è stato sorpreso un uomo mentre cacciava dal proprio autoveicolo percorrendo una strada sterrata a velocità molto ridotta; il bracconiere utilizzava un richiamo manuale per passeriformi e dall’auto sparava con il suo sovrapposto calibro 12 a uccelli di qualsiasi specie che gli venisse a tiro.
Stavolta sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Castrezzato che immediatamente provvedevano a bloccare il malvivente che risultava inoltre sprovvisto di regolare licenza di caccia in quanto gli era ormai scaduta da anni.
L’uomo è stato quindi denunciato a piede libero dai Carabinieri per rispondere di bracconaggio, caccia da autoveicolo e porto abusivo di armi; il fucile e le munizioni sono state sequestrate.
Diremo quindi che lo scorso weekend è trascorso all’insegna della vergogna per gli onesti cacciatori italiani che ancora una volta vedono infangato il loro buon nome da questi criminali che niente hanno a che vedere con il vedo mondo della caccia in Italia.