Bracconaggio e dintorni: Lucca, a seguito di indagini è stato individuato e denunciato il bracconiere colpevole di aver ucciso il rarissimo esemplare di Ibis eremita a San Vincenzo (LU).
E’ stato individuato l’uomo che lo scorso 13 ottobre aveva abbattuto un rarissimo esemplare di Ibis eremita (Geronticus eremita) e ne aveva ferito un altro Ibis nelle campagne di San Vincenzo (LU); le indagini sono state condotte dagli uomini del Corpo forestale dello Stato di Livorno, Nucleo Operativo Speciale di Cecina, e dalla Polizia Provinciale di Livorno che hanno ricostruito i movimenti degli esemplari, muniti di trasmettitore Gps.
Il bracconiere lucchese è stato denunciato a piede libero ed è risultato in possesso di regolare tesserino e licenza di caccia. Per quanto riguarda i due uccelli abbattuti si tratta di due esemplari di una specie molto rara in Europa, oggetto di un progetto di reintroduzione che coinvolge l’Austria e l’Italia.
La provincia di Livorno ha spiegato che “Il fatto era stato segnalato da ricercatrici austriache che fanno capo al progetto internazionale “Waldrappteam” che mira alla reintroduzione della specie, estinta in Europa da secoli”. Proseguendo commentano dalla Provincia “Il grave episodio di bracconaggio rimarca la necessità di un maggiore rispetto delle leggi in tema di caccia”.
In altri Paesi un delinquente ambientale simile non potrebbe più avere nessuna possibilità di andare a caccia, subirebbe una pesante sentenza penale e pecuniaria e verrebbe immediatamente espulso dalla sua associazione venatoria, in Italia invece bracconieri continuano a cacciare senza tanti problemi confondendosi con gli onesti cacciatori.
Sulla questione si è espressa con indignazione la Lipu, il cui presidente, Fulvio Mamone Capria, qualche giorno addietro aveva denunciato: «I nostri amici austriaci che seguivano gli Ibis grazie al segnalatore Gps sembrerebbe siano stati ostacolati durante il recupero degli stessi animali feriti, molto probabilmente dagli stessi bracconieri che li hanno colpiti. Un gesto grave che dovrà essere approfondito dagli investigatori al fine di valutare la possibilità di risalire ai responsabili”.
Il presidente della Lipu ha aggiunto che la propria associazione “chiede che vengano potenziati i controlli di polizia venatoria da subito e, laddove venissero individuati i colpevoli, ha dato mandato ai propri legali per essere parte civile nel processo. C’è un indignazione che sta nascendo a livello internazionale per questo gesto di incredibile crudeltà. Uccelli rarissimi, testimonial di un progetto internazionale di reintroduzione nel nostro Paese, vittime della ferocia di “sparatori” senza anima. Chiederemo al ministero dell’Interno di attivare azioni specifiche di contrasto al bracconaggio e al Parlamento di occuparsi del tema dell’aumento delle pene per chi viola la legge sulla tutela della fauna. Siamo di fronte ad un’emergenza seria e vanno previste risposte urgenti ed efficaci per difendere la nostra fauna selvatica di fronte alla follia del bracconaggio”.
18 ottobre 2012