In provincia di Imperia i Carabinieri sorprendono tre “illustri” bracconieri, tra cui una donna, all’interno di una riserva di caccia ubicata in territorio francese armati e privi di regolare permesso.
Strana vicenda di bracconaggio e non solo quella che si sarebbe delineata oggi sulle alture di Triora, tra il parco delle Alpi Liguri e la riserva di caccia francese confinante. A lasciar comunque ancora più perplessi sono i nomi dei coinvolti nell’accaduto, l’ex sindaco di Triora ed ex presidente del Parco, Marcello Lanza, un suo amico Lorenzo Lanteri e la moglie di quest’ultimo, Maria Virginia Casale nonché ex assessore nell’amministrazione di Lanza.
Tutto ha inizio stamani quando Lanteri e Lanza vengono avvistati in territorio francese nella riserva di caccia privata armati di fucile e sembra senza permesso. Da una prima segnalazione di un cacciatore di passaggio, ne sarebbe seguita una seconda che avrebbe portato sul posto i guardiacaccia francesi, la Gendarmerie ma anche le Forze dell’Ordine italiane, la Guardia Forestale ed i Carabinieri.
A quel punto scatta la ricerca dei due cacciatori. Lanza è il primo ad essere avvistato nei pressi di cima Marta, comune di Triora, mentre lascia la Francia e ritorna in territorio italiano con due fucili, in questo caso sarebbe stato un altro cacciatore ad averlo visto.
Poco dopo invece è Lanteri ad essere trovato, stavolta dalle Forze dell’Ordine, lui è senza armi e di fronte alle domande di rito da parte delle autorità francesi ed italiane avrebbe risposto dicendo di non essere lì per cacciare, tanto che il suo fucile era a casa. La versione non convince e così viene avviato un ulteriore controllo all’abitazione di Lanteri, a Triora, in cerca di qualche conferma.
Nel frattempo l’ex primo cittadino viene visto a Creppo, alle ore 14 circa, quando alcuni cacciatori, assistono ad una scena curiosa: Lanza sarebbe uscito fuori dal bosco con due fucili ed avrebbe consegnato una delle armi ad una donna, Maria Virginia Casale, ex assessore della giunta di Triora, compagna di Lanteri.
A quel punto, lei si è diretta a casa sua a Triora, dove nel frattempo si stava recando anche Lanteri. Uno dei cacciatori che ha assistito al passaggio di fucili avrebbe dato l’allarme ai Carabinieri della locale stazione del paese delle streghe informandoli su quanto era accaduto. Al suo arrivo a casa, la signora Casale, avrebbe trovato ad aspettarla un militare e quindi uscita dall’auto lei avrebbe consegnato l’arma trasportata in macchina.
Dopo i controlli di rito terminati alla caserma di Triora, Lanteri e Casale sono stati denunciati, lui per omessa custodia di arma da fuoco e lei per porto abusivo. Diversa sorte per l’ex sindaco, raggiunto da una sanzione amministrativa per utilizzo di cartucce a palla in una giornata non prevista per la caccia agli ungulati.
La notizia ha subito fatto il giro della piccola comunità di Triora dove in molti non si sono detti troppo stupiti ripensando alle accuse per bracconaggio che erano già state indirizzate contro l’allora sindaco Lanza, quando la sua amministrazione era ancora operante, infatti dallo scorso 11 luglio il piccolo comune della Valle Argentina è stato commissariato.
Sull’accaduto Paolo Leuzzi, assessore della Provincia con delega ai parchi ed alle aree protette ha detto “Colpisce che in tutta questa vicenda dai gravi contorni siano coinvolti due ex amministratori pubblici. Certo è che la politica di vigilanza che stiamo attuando sta dando i suoi frutti ed ancora una volta è positivo notare che le segnalazioni agli organi di controllo preposti siano partite proprio dai cacciatori. Grazie a questa collaborazione tra cacciatori e Forze dell’Ordine abbiamo avuto ancora una volta un’importante riscontro in merito al rispetto delle norme”.
Fonte: Sanremo News