Bracconaggio e controlli venatori a Capri. Da tempo ormai si susseguivano segnalazioni di residenti e turisti riguardo ad episodi di chiara violazione alla normativa venatoria, spari uditi a qualsiasi ora del giorno e della notte, spari a poca distanza da case e strutture alberghiere dell’isola, addirittura di pallini da caccia che entravano all’interno delle camere d’albergo.
Il Sindaco di Capri, Giovanni De Martino, ha raccolto le segnalazioni ed ha così deciso di promuovere una maxi operazione anti-bracconaggio e di vigilanza venatoria coinvolgendo i volontari di LIPU ed ENPA che hanno lavorato in collaborazione con i Carabinieri della locale Stazione; proprio il Comune ha fornito il necessario supporto logistico ai volontari intervenuti con vitto, alloggio, biglietti di viaggio per raggiungere l’isola e mezzi di trasporto per gli spostamenti sull’isola.
Durante l’operazione che si è svolta nella notte tra venerdì 4 e sabato 5 novembre, numerosi sono stati i controlli effettuati ai cacciatori dell’isola ma solo tre sono stati sanzionati per violazioni amministrative; i volontari hanno inoltre rinvenuto cinque richiami elettromagnetici per tordi, considerati illegali per la pratica venatoria pertanto successivamente sequestrati dai Carabinieri a carico di ignoti.
Due persone inoltre sono state denunciate a piede libero dai Carabinieri poiché praticavano l’attività venatoria utilizzando illeciti richiami elettroacustici tipo “Fonofil”; i due richiami ed un fucile da caccia sono stati sequestrati a carico dei due soggetti denunciati.
Sorge immediata una perplessità riguardo alla maxi operazione voluta dal sindaco caprese per far fronte a segnalazioni da bollettino di guerra che hanno spinto il primo cittadino a spendere ingenti risorse comunali per fornire massima ospitalità ai “volontari” al fine di incentivarli a svolgere sull’isola la loro “missione animal-ambientalista”: il risultato appare alquanto esiguo quindi o i bracconieri sono molto più furbi del previsto o le segnalazioni raccolte contengono alte percentuali di esagerazioni mirate probabilmente ad attaccare i cacciatori isolani dipingendoli, come spesso purtroppo accade, come veri e propri criminali.
Difficile a questo punto pensare che lo stesso lavoro svolto con tanto dispendio di risorse non potesse essere ricompreso nella normale attività delle Forze dell’Ordine locali che di certo non avrebbe inciso sulle casse comunali.