Bracconaggio: Cosenza, sorpreso dal Corpo Forestale dello Stato a cacciare in area protetta, denunciato.
Nel corso dei servizi di controllo del territorio volto al contrasto di fenomeni illeciti, il personale del Comando Stazione di Acri (CS) del Corpo Forestale dello Stato ha deferito all’Autorità Giudiziaria un cinquantacinquenne di Bisignano (CS) sorpreso nell’esercizio dell’attività venatoria illegale in località “Sambuco” a Santa Sofia D’Epiro (CS), proprio all’interno della “Riserva Naturale Regionale del Lago di Tarsia e della Foce del Crati” sito d’importanza comunitaria (Sic) per la rete Natura 2000. Il personale Forestale insospettiti da un automezzo in sosta a margine della strada, notavano il uomo che imbracciava un fucile in atteggiamento da caccia provenire dall’interno della riserva naturale a protezione integrale. Nell’immediatezza gli agenti bloccavano l’uomo e procedevano al controllo delle autorizzazioni e del veicolo, all’interno del quale rinvenivano esemplari di avifauna abbattuta, nonché circa un centinaio di cartucce calibro 12 lasciate all’interno dell’abitacolo dell’autovettura appoggiate sul sedile lato passeggero.
Gli uomini della Forestale hanno quindi proceduto a denunciare l’uomo a piede libero per attività venatoria illecita poiché esercitata in area protetta nonché per l’omessa custodia di munizioni; il fucile calibro 12 e delle relative munizioni trovate in possesso del bracconiere sono state sequestrate come anche i capi di avifauna abbattuti appartenenti alle specie Tordo Bottaccio e Ghiandaia.
( 26 gennaio 2015 )
Corpo Forestale dello Stato