Bracconaggio: a Cisternino, in provincia di Brindisi, un uomo è stato sorpreso dalla Forestale mentre posizionava trappole con mattoni per la cattura di uccelli.
Lo scorso 8 febbraio 2013, nel corso dell’attività antibracconaggio e per la repressione dei reati in ambito venatorio sul territorio della Provincia di Brindisi, in particolare nel comprensorio del Comune di Cisternino, gli agenti del Corpo Forestale dello Stato di Ostuni hanno sorpreso un uomo intento a posizionare trappole per la cattura di uccelli fatte con pesanti mattoni.
Gli agenti durante la perlustrazione per il controllo del territorio in località “Brunicchio” di Cisternino, hanno rinvenuto alcune trappole per uccelli lungo il perimetro di un bosco; le trappole erano state realizzate con pesanti mattoni in cemento posizionati in maniera obliqua e sorretti da alcuni bastoncini in legno. Sotto i mattoni appositamente posizionata della pastura per attirare gli uccelli; il minimo movimento degli uccelli al di sotto dei mattoni faceva spostare il bastoncino facendo cadere il pesante mattone addosso al malcapitato uccello schiacciandolo.
Gli uomini della Forestale a tal punto, invece di rimuovere le trappole hanno posizionato delle telecamere nelle vicinanze delle stesse riuscendo così a filmare più di una volta il bracconiere sia mentre posizionava le trappole con la pastura al di sotto dei mattoni che mentre prelevava la selvaggina catturata in tal modo. Il malvivente, un uomo di Cisternino è stato così identificato dagli Agenti quale proprietario del terreno adiacente al bosco ove lo stesso aveva posizionato le trappole.
Ultimata l’operazione i Forestali hanno immediatamente proceduto a rimuovere le cinque trappole rivenute per poi sequestrarle a carico del bracconiere che è stato quindi denunciato a piede libero per violazione della legge sulla caccia n.157/92 la quale infatti vieta espressamente l’utilizzo di trappole per il prelievo ed l’uccisione di avifauna. Considerato poi il tipo di trappola architettata dal bracconiere, con la quale i volatili venivano schiacciati lentamente dal peso del mattone morendo infine per soffocamento, all’uomo è stato contestato anche il reato di maltrattamento e uccisione di animali.
11 febbraio 2013