Bracconaggio. Si fingono della Protezione Civile per introdursi nei terreni delle ville di ignari cittadini ed operare le proprie attività di caccia di frodo.
Si tratta di bracconieri, veri e propri, che pur di poter cacciare Tordi e Merli rifugiatisi nelle conifere, s’introducono con questo stratagemma nei terreni di campagna adiacenti alle villette.
In particolare le segnalazioni sono giunte dalle contrade San Giuseppe, Cariati e Posta di Mezzo ad Andria. E’ questa la denuncia chiara di Francesco Martiradonna, responsabile delle Guardie Federiciane di Andria che ha presentato un esposto alle forze dell’ordine per cautelare l’immagine dell’associazione di cui è responsabile.
“Occorre formulare subito delle denunce prima che queste calunnie ci facciano diventare colpevoli di fatti che non si commettono – ha tuonato Martiradonna – Il furto di identità è una forma di frode o truffa, avente per oggetto l’identità di un’altra persona, mediante il quale un soggetto finge di essere qualcun altro. La vittima del furto di identità può subire conseguenze assai negative, se questi viene ritenuto responsabile per le azioni commesse dal perpetratore di tale comportamento. Organizzazioni e individui che sono stati ingannati o defraudati dal ladro di identità possono pertanto subire conseguenze negative e perdite e, in tal senso, sono da considerarsi vittime. E’ quello che sta accadendo proprio alla nostra associazione ed alla nostra immagine”.
Difatti, i bracconieri secondo la ricostruzione di Martiradonna e delle segnalazioni ricevute, si sono spacciati per praticanti di protezione civile entrando nelle proprietà private in modo illegale oltre che praticando in modo non consentito l’attività venatoria di caccia. «Abbiamo fatto un sopralluogo ed abbiamo rinvenuto in queste proprietà molti bossoli vuoti – ha detto Martiradonna – quelli che hanno fatto esplodere verso tordi e merli che si rifugiano nelle conifere, senza neanche raccoglierli”.
“Per quanto riguarda queste esternazioni – ha precisato Martiradonna – fatte dai bracconieri, finti “praticanti di Protezione Civile”, ho già presentato un esposto alle autorità competenti. Ma voglio anche sottolineare una cosa e cioè che siamo in attesa del rinnovo dei decreti delle mie guardie volontarie che avrebbero potuto coprire in modo ancora più capillare il territorio per contrastare questi atti illegali e calunniosi. Ma purtroppo, ad ora e finché le istituzioni non si decideranno a rinnovare i decreti, noi possiamo solo chiamare le autorità competenti e nulla più. Inoltre posso esternare che molti individui che hanno conseguito il porto d’armi per uso caccia non sono ossequiosi delle leggi”.
( 14 dicembre 2015 )
Fonte: AndriaViva