Caccia di frodo e porto abusivo di armi. Non sono ancora ben chiari gli intenti dell’uomo che nei giorni scorsi è stato fermato dai Carabinieri di Castellazzo Bormida, in provincia di Alessandria, mentre transitava sulla SP30 con la propria autovettura.
Nella migliore delle ipotesi si tratta di un bracconiere che probabilmente aveva timore di restare a secco di munizioni e si è portato dietro un vero e proprio arsenale tra fucili e armi da taglio.
Durante il controllo i Carabinieri hanno notato sul sedile posteriore dell’autovettura condotta dall’uomo una carabina da caccia ed una cartucciera piena di munizioni; considerato che l’attività venatoria è attualmente vietata poiché la Stagione Venatoria si è ormai conclusa definitivamente lo scorso 31 gennaio i militari hanno sottoposto l’uomo ed il veicolo ad una accurata perquisizione.
Nel corso del controllo è stata trovata, occultata nel baule posteriore, un’altra carabina completa di caricatore rifornito di cartucce e con il colpo in canna, centinaia di munizioni di vario calibro, 17 coltelli di varia lunghezza, 3 mannaie, una roncola e due falcetti.
Dagli accertamenti svolti dai Carabinieri è emerso che le due armi e parte delle munizioni trovate in possesso dell’uomo erano regolarmente detenute e denunciate, invece buona parte delle cartucce risultavano detenute illegalmente perché mai denunciate.
In merito al possesso dell’arsenale l’uomo ha ammesso di essere un bracconiere spiegando ai militari che si stava recando a caccia pur se in periodo vietato per la pratica dell’attività venatoria; alla luce di quanto accertato i Carabinieri hanno denunciato a piede libero il sedicente bracconiere e già pregiudicato per altri reati, per il porto abusivo delle armi da fuoco, solo una delle quali di calibro consentito per la caccia, per il porto abusivo di armi da taglio e di oggetti atti ad offendere, per la detenzione abusiva delle munizioni.
Tutte le armi ed il materiale rinvenuto nel corso del controllo è stato opportunamente sottoposto a sequestro dai Carabinieri e messo a disposizione della Autorità Giudiziaria.
( 25 febbraio 2016 )