In pratica il TAR, su richiesta di WWF et ali, sospende la forma di prelievo e di controllo del cinghiale che in Regione Toscana raggiunge ed è responsabile dell’80 % dei cinghiali abbattuti cioè rimossi dall’ambiente e dalle campagne! Leggiamo purtroppo nella sentenza che secondo i Giudici Amministrativi del TAR il provvedimento Regionale “non sembra dimostrare sufficientemente l’inefficacia dei metodi ecologici nel controllo dei cinghiali, né motivare congruamente lo scostamento rispetto al parere negativo di ISPRA con particolare riferimento al rischio di redistribuzione dei cinghiali stessi sul territorio”
Riteniamo inaccettabile questo tipo di pronunciamento e invitiamo le Associazioni agricole di categoria a far sentire forte la propria voce nei confronti dell’Assessorato affinché venga approvato in tempi bervi un nuovo provvedimento che scavalchi le obiezioni ISPRA, superando al contempo la sospensione del TAR e consenta una veloce ripresa delle operazioni di contenimento della specie cinghiale anche attraverso la forma della braccata che per alcune colture estensive come il mais rappresenta sovente l’unica forma di contenimento possibile.