Praticamente da tutte le province del Nord Italia stanno arrivando richieste di iscrizione per quel che riguarda l’Ambito Territoriale di Caccia Pavese 3. Si tratta dell’ATC che ricomprende i confini di San Colombano, il Lambro e Miradolo Terme, senza dimenticare Motta e Casorate. Come si spiega un simile boom? Il quotidiano online “La Provincia Pavese” ha approfondito l’argomento. L’Ambito viene definito una vera e propria “isola felice”, come ben testimoniato dalle 400 richieste complessive.
Non si sta parlando solamente di cacciatori del luogo, ma anche di quelli che vengono da Milano, Como, Varese, Lecco e Brescia, in pratica tutta la Lombardia. Giuseppe Forti, numero uno dell’ATC, ha spiegato al quotidiano come le richieste siano motivate anche dalla bellezza dei luoghi in cui si può praticare l’attività venatoria. Altro motivo è quello del ripopolamento della selvaggina e della cura dell’ambiente, aspetti che sono apprezzati dai cacciatori. Il presidente ha però assicurato che non tutte le domande verranno accolte e che i “fortunati” saranno pochi”.
Attualmente si sfiorano i 2mila cacciatori e se ne può ammettere uno ogni 19,2 ettari, numeri di cui non si può non tenere conto. Inoltre, appena 40 delle 400 richieste sono relative a cittadini paesi, il resto sono fuori zona, di conseguenza ci sarà a breve una riunione e una decisione definitiva. Infine, sarà necessario affrontare il problema delle lepri, visto che l’ATC Pavese 3 le ha fatte arrivare lo scorso anno dall’Europa dell’Est per il ripopolamento e la caccia, un progetto ostacolato da una improvvisa malattia.