Come reso noto dalla Provincia Autonoma di Bolzano, nel Parco Nazionale dello Stelvio è partita la caccia ai cervi, un prelievo finalizzato a regolare la densità degli ungulati, in base a quanto previsto dal programma di durata quinquennale. Il dato continua ad essere piuttosto elevato, nonostante i prelievi realizzati finora. Il piano, il quale copre il periodo tra il 2017 e il 2021, si è avvalso di alcuni esperti che hanno quantificato l’attività venatoria.
Il numero di cervi sarà ridotto in modo tale da ricomporre gli equilibri ecologici, con una attenzione particolare all’impatto sul settore agricolo e sulla rinnovazione del bosco. Il parere dell’ISPRA è stato positivo, senza dimenticare la stessa valutazione da parte del Ministero dell’Ambiente. Lo scorso 31 ottobre, invece, c’era stata l’approvazione da parte dell’amministrazione provinciale. Il piano riguarda il settore altoatesino del Parco e il prelievo durerà ora fino al prossimo 20 dicembre.
Organizzazione e coordinamento spettano all’Ufficio Provinciale del Parco, oltre agli specialisti appositamente formati. Come sottolineato da Richard Theiner, assessore provinciale (Dipartimento sviluppo del territorio, ambiente ed energia), non si tratta di normale attività venatoria, ma di un prelievo regolamentato, utile per la continuità nella gestione della selvaggina.