La Città Metropolitana di Bologna ha diffuso una nota ufficiale per rendere noti i numeri relativi all’apertura della caccia nella più popolosa provincia emiliana. L’inizio non è stato dei migliori, con la registrazione della presenza di 700 cacciatori: il numero è in calo rispetto a quanto rilevato un anno fa (850 presenze) e nel 2014 (addirittura 1000), con i controlli che hanno riguardato 315 persone.
La Città Metropolitana ha impiegato 25 agenti e ufficiali di Polizia Provinciale che hanno coordinato a loro volta 59 guardie venatorie volontarie. Dopo aver sottolineato che non ci sono stati incidenti con arma da fuoco, la Città Metropolitana bolognese ha evidenziato un dato senza dubbio interessante.
In effetti, l’età media dei cacciatori felsinei è sensibilmente aumentata, un fattore che è andato di pari passo con il calo costante nel corso degli anni: negli anni Ottanta del secolo scorso erano molti di più rispetto a quelli che ci sono oggi, ben 6mila per la precisione. La riduzione è stata però compensata dall’arrivo di cacciatori di altre regioni e province, grazie soprattutto alla gestione faunistica molto attenta e selettiva. Nel Bolognese si può trovare parecchia selvaggina, sempre monitorata e presidiata.