L’associazione Centopercentoanimalisti sta proseguendo la sua protesta contro i negozi della celebre catena di articoli sportivi Decathlon: il “pomo della discordia” è rappresentato dalla linea di accessori per cacciatori che è stata aperta in alcuni esercizi commerciali e che ha spinto gli attivisti a una serie di blitz dimostrativi. In particolare, dopo il caso recente di Saronno, in provincia di Varese, è stata presa di mira la struttura di Padova con manifesti e striscioni. Come spiegato dall’associazione in un comunicato, la caccia non può essere considerata un’attività sportiva, anzi pensarlo sarebbe addirittura immorale.
Centopercentoanimalisti ha fatto riferimento all’attività venatoria come un qualcosa di distruttivo, dannoso e crudele, sottolineando i “pericoli che i cacciatori creano a tutti i cittadini”. Nell’ultimo striscione affisso di fronte allo store, Decathlon viene invitata a riflettere e a fare un passo indietro.
Tra gli accessori messi in vendita figurano sagome di anatre, richiami, anelli per i richiami vivi e altro ancora. Nel manifesto di protesta si può notare anche quella che gli animalisti ritengono l’icona dei cacciatori, Pietro Pacciani, l’uomo processato negli anni Novanta per i delitti del “mostro di Firenze”.
l’Italia paese di poeti, santi, inventori,navigatori, scenziati, premi Nobel, purtroppo però per noi anche da dei c…….