Abbiamo avuto modo di provare in diverse riprese la carabina Blaser R8 camerata per la cartuccia da tiro 6 XC messa a punto dalla Norma, abbinando il nuovo cannocchiale Leica Magnus 1,8-12×50: un insieme dove le ben conosciute prerogative dell’arma si sommano a quelle di equilibrio e precisione di una cartuccia nota ai tiratori e in procinto di diffondersi anche fra i cacciatori, terminando con l’ennesimo prodotto della Leica inseritasi nel settore ottiche da puntamento per mostrare, se mai ce ne fosse bisogno, il livello delle sue lenti insieme alla determinazione di realizzare una meccanica all’altezza delle aspettative di un pubblico conoscitore e smaliziato.
La meccanica della carabina Blaser è fondata su un leggero castello aperto incassato nella calciatura, qui di una noce bionda di accattivante bellezza per venature, linee eleganti e funzionali, tiratura a olio ineccepibile. Al castello è appoggiata la canna fissata alla calciatura tramite due viti Torx che si impegnano in altrettanti pilierini, internamente filettati, ricavati dal massello di culatta: il risultato è una canna flottante e sostituibile con altre dello stesso gruppo di calibri. Sulle guide interne con profilo a V scorre l’otturatore composto da diversi particolari uniti fra loro con giochi a incastro o con altre piccole viti Torx: partendo dal fondo osserviamo la calotta in lamierino, sagomata per contenere il meccanismo di apertura e chiusura comandato da un manubrio inserito ortogonalmente, con nocca tonda e movimento pendolare di pochi gradi.
L’otturatore è composto dalla testina cilindrica con faccia incavata, espulsore a nottolino e robusta unghia prismatica di estrazione con molla a filo di ottima affidabilità, pur mancando l’estrazione primaria; dietro si trova un corpo a cilindro composto da dodici lamine elastiche, provviste all’apice anteriore di un dentino a risalto: il movimento pendolare del manubrio fa avanzare un cono interno e la relativa espansione delle lamine manda tutti i risalti entro una corona circolare fresata nella culatta della canna, attuando così tenuta e chiusura.
L’armamento separato della batteria è demandato a una slitta posta sul codolo di culatta: spingendo il cursore in avanti si arma la molla cinetica scoprendo un bollo rosso che avverte della situazione. Occorre prestare attenzione alla prerogative: sparando e ricamerando una nuova cartuccia la batteria resta armata permettendo il prosieguo dei tiri mentre, volendo rimandare lo sparo, la si disarma premendo un po’ in avanti il tasto che poi retrocede occludendo il bollo rosso: far mente locale su tale situazione è decisivo per la sicurezza. L’otturatore a batteria disarmata rimane bloccato evitando apertura inopinate: lo si svincola premendo il solito tasto per un paio di mm. In funzione di tali fattori lo sgancio può esser mantenuto leggero sui 730 g e davvero funziona bene in ogni situazione.
Stante la meccanica di quest’arma il caricatore in polimero, con disposizione circolare delle cartucce, ha dovuto racchiudere anche il dispositivo di scatto per cui, sbloccate le due lamine laterali, si preleva tutto il complesso, guardia, ponticello, grilletto e punta di spinta compresi. La canna da 58 cm e volata da 17 mm consente, grazie a dimensioni e lavorazione di rigatura rotomartellata, una favorevole precisione per esaltare la cartuccia 6XC creata dalla Norma circa sette anni e distribuita a tiratori di caratura internazionale che hanno vinto una serie notevole di gare. Lo studio vede un bossolo più corto di 3,35 mm rispetto al .243 Win. con possibilità di resistenza a pressioni elevate, quelle che garantiscono la migliore e più regolare combustione della polvere assicurando alla palla da 6,8 g (105 gr) una V/0 di 920 m/sec con una costanza eccellente e una bella resistenza al vento laterale.
Le rosate sono indicative delle possibilità dove anche l’ottica Leica Magnus rivela la sua adattabilità a ogni tipo di caccia con un’escursione di ingrandimenti da 1,8 a 12x, l’obiettivo da 50 mm per una forte luminosità, e poi le torrette con alzo graduato e una regolarità di intervento encomiabile; inoltre l’ottica vanta la miglior compattezza e la più ampia pupilla di uscita della categoria con evidente vantaggio nel porto, nella maneggevolezza e nell’acquisizione del bersaglio. Un insieme di eccellenze che a caccia come in poligono consente sicure soddisfazioni.
Scheda tecnica
Costruttore: Blaser Jagdwaffen GmbH, Ziegelstadel 1 – D 88316 Isny – [email protected] – www.blaser.de
Distributore: Jawag – 39020 Marlengo (BZ) – Tel. 0473 221 722 – – www.jawag.it
Modello: R8
Tipo: carabina a otturatore con movimento in linea a ripetizione ordinaria
Castello: in lega leggera supporta sistema di scatto e alimentazione
Otturatore: a espansione con dodici punti di aggancio direttamente alla canna
Canna: in acciaio al carbonio – cilindrica del tipo standard da 17 mm lunghezza 65 cm Sostituzioni: canna e testina otturatore sono sostituibili entro gruppi omogenei di calibri
Percussione: percussore coassiale nell’otturatore con molla elicoidale
Alimentazione: caricatore mobile da 3+1 cartucce
Congegno di scatto: azione diretta con grilletto singolo – armamento comandato da tasto esterno
Estrattore: a unghia con molla a filo esterna – movimento ortogonale
Espulsore: con bottone elastico nella testa dell’otturatore
Mire esterne: tacca e mirino regolabili – 4 unghiature sul castello con base specifica a sgancio rapido
Sicurezza: affidata al tasto di armamento e disarmo
Calciatura: in pezzo unico di legno di noce – impugnatura a pistola – calciolo in gomma
Finiture: brunitura semiopaca delle parti metalliche
Peso: 3.200 g circa senz’ottica
Calibro: 6 XC Norma (altri a richiesta)
Ottica: Leica Magnus 1,8-12×50 con torretta graduata e bloccabile
Importatore e distributore: Forest Italia – San Giovanni Lupatoto (VR)
L’autore ringrazia il Sig. Giorgio Rosso del poligono di Carrù (CN) per la squisita cortesia e la disponibilità nel corso delle prove.