“La tutela della Biodiversità e di conseguenza dell’Ambiente è la giusta via da percorrere per salvare il Pianeta. In un ecosistema degradato non c’è biodiversità e senza di essa non vi sono habitat, quindi vita e futuro, se non recuperandola in modo condiviso. L’importante è mantenere la giusta armonia fra le varie specie, in modo che esse non si diffondano in modo abnorme e incontrollato, causando danni tali da rendere necessario il loro contenimento. È quanto espresso dall’europarlamentare di Fratelli d’Italia Pietro Fiocchi, nel suo intervento rivolto al Commissario all’Ambiente Virginijus Sinkevicius, sottolineando il ruolo del cacciatore come sentinella dell’Ambiente.
“Uno degli strumenti che la Commissione ci propone, con una serie di esigenze, tra cui, a mio avviso, anche il contenimento delle specie in esubero, quali gli ungulati e cinghiali in particolare, ce lo offre la “ Farm to Fork “Strategy che si sposa appieno con la tutela della biodiversità, a condizione che essa sia letta nel corretto spirito e non sia un modo per imporci determinate scelte e comportamenti alimentari. Rispondendo all’On.Fiocchi, il Commissario Sinkevicius ha dichiarato: ”Come gli allevatori, i contadini i forestali ed altri soggetti, anche i cacciatori responsabili hanno il loro ruolo.
Anch’essi colpiti dalla perdita di biodiversità, contribuiscono certamente alla ricostruzione di ecosistemi sani, ma tutto ciò deve essere in linea con la legislazione europea”. Sono soddisfatto per la risposta che mi ha dato Sinkevicius, al quale chiederò presto un incontro, ma soprattutto per il fatto che è la prima volta che un Commissario europeo all’Ambiente riconosce l’importanza della figura del cacciatore per la tutela della biodiversità e dell’ecosistema.