Risorse europee
Tutelare la biodiversità ripristinando habitat naturali a rischio degrado, in modo da aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici e proteggere gli ecosistemi marittimi e terrestri tipici. Con questo obiettivo la Toscana ha desinato 20 milioni di risorse europee FESR 2021-2027 a interventi di manutenzione straordinaria o ricostruzione di ambienti umidi, boschi e praterie. Di queste risorse ben 6 milioni saranno riservati alle aree interne.
Ecosistemi degradati
“La strategia europea per la biodiversità prevede entro il 2030 un forte impegno per il ripristino degli ecosistemi degradati – ha spiegato il presidente Eugenio Giani – un obiettivo che è stato rafforzato dal recente regolamento UE “Nature restoration law”, che chiede a ciascuno Stato europeo di mettere in atto interventi concreti per il ripristino degli ecosistemi terrestri e marini. La Toscana si conferma una sorta di pioniera su questo tema e non si limita ad allinearsi alla strategia europea, ma, di fatto, anticipa quanto l’Unione chiederà allo Stato definendo una strategia concreta ed iniziando già ad agire, su più fronti ed in maniera diffusa su tutto il territorio, per tutelare i nostri ecosistemi”.
Le tipologie di habitat
“Abbiamo scelto – aggiunge l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni – di intervenire prioritariamente su tre fronti: aree umide, boschi e praterie, perché sono le tipologie di habitat più significative per la conservazione della biodiversità. Grazie alle risorse FESR riusciremo a finanziare numerosi progetti ritenuti prioritari dagli enti locali. In particolare per le aree umide, la cui conservazione è messa a repentaglio dai mutati regimi pluviometrici che conseguono ai cambiamenti climatici, saranno previsti interventi per la regolazione dei livelli idrici e contrasto all’interramento. Per i boschi è stata prevista l’eliminazione di specie alloctone invasive, oltre a cure fitosanitaria per eliminare il rischio di malattie. Infine alle praterie, cioè alle aree aperte abbandonate dalla pastorizia, sarà possibile ridare valore ecologico anche attraverso il mantenimento delle attività agricole e del pascolo. Difendere il nostro escosistema è difendere l’essenza della Toscana, renderla più forte per affrontare le sfide del futuro”.